Un elettricista licenziato a 47 anni si uccide. Caduto in profonda depressione per il futuro scippatogli non ha retto. Questa è una delle piccole notizie che riescono ancora ad affiorare su alcuni siti online dell’informazione italiana, la più embedded del mondo! Un uomo. Niente, nulla, rispetto alle aride cifre di Monti e del suo governo di miliardari amici dei banchieri e finanzieri. Niente, forse ancor meno di niente, per l’algida supponenza del Quirinale. Un governo salutato come salvatore della patria, zeppo di potenti, possidenti e privilegiati, che continua a parlare di riforme ma smantella diritti, che spaccia la giungla come la modernità e con ineffabile iniquità continua a colpire lavoratori e pensionati nel nome della stabilità voluta da una ristretta e gerontocratica oligarchia.
Il mio augurio è che con il prossimo Presidente della Repubblica si torni subito al regime costituzionale della nostra forma di governo, cioè una repubblica parlamentare, archiviando questo devastante e del tutto giuridicamente anomalo semipresidenzialismo privo di mandato elettorale. Nè Napolitano né Monti sono stati eletti dal popolo, eppure…
PS. La cosiddetta informazione ‘libera e democratica’ continua, da canto suo, la più inaudita propaganda mistificatoria. Per es., sempre oggi leggo che è sarebbe stato introdotto per le banche un terzo obbligo riguardante “l’assenza di commissioni ai distributori di benzina per pagamenti con carta di credito fino a 100 euro, onere oggi a carico dell’esercente e che verrebbe dunque trasferito a banche e circuiti internazionali. Un provvedimento introdotto già dal precedente governo, poi cancellato e reinserito” Tuttavia proprio ieri ricevevo dalla mia banca la seguente comunicazione:
“Il Decreto sulle Liberalizzazioni ha sospeso quanto previsto dalla Legge di Stabilità e pertanto dal 24 gennaio 2012 verrà addebitata anche nel caso di importi inferiori ai 100 euro, la commissione di 0,77 euro per l’acquisto di carburanti con carta di pagamento”. Dunque soltanto una grossolana e sesquipedale bugia.
Evviva Palazzo Chigi e Quirinale!