Per una volta dobbiamo dare ragione a Berlusconi e torto ai suoi detrattori.
“Il tribunale di Milano mi ha reso mezza giustizia” ha infatti esclamato, dopo la sentenza, il mezzo statista di Arcore. Mai come in questa occasione ha detto il vero, cosa assolutamente insolita per il cavaliere dimezzato. I giudici di Milano, costretti a combattere contro le norme ad personam, contro le giustificazioni di ogni tipo, contro la prescrizione ad orologeria, hanno fatto quello che hanno potuto ed hanno così pronunciato, per restare in tema, una “Mezza sentenza”.
Mezza sentenza lo è davvero, non solo per la prescrizione, ma anche perché dopo aver individuato il corrotto, l’avvocato Mills, continua a mancare il nome e il cognome del corruttore, dunque siamo davvero in presenza di una mezza verità, di una mezza sentenza, di una mezza condanna.
Dal momento che il cavaliere semifurioso ha preannunciato il suo desiderio di non demordere e di reclamare una assoluzione piena, ci sembra giusto dargli una mano e fargli sentire il calore popolare per questa sua giusta esigenza di verità, di moralità, di legalità. Per questo, sul sito di Articolo 21, abbiamo lanciato, insieme a Federico Orlando, storico e valoroso collaboratore di Indro Montanelli, una lettera appello che invitiamo a leggere e firmare.
Dal momento che ha avuto solo “Mezza giustizia” continui a reclamare anche l’altra metà, rinunci ad ogni immunità e alla prescrizione e si faccia processare: già che si trova inchiodi alle sue responsabilità quel gaglioffo che ha corrotto l’avvocato Mills, usando il suo nome e rischiando di trascinarlo nel fango.
Ps. Dal momento che un drappello di squadristi ha già preannunciato una “Crociata contro i giudici di Milano”, sarà ora il caso che le autorità istituzionali e di garanzia, il consiglio superiore della magistratura, e lo stesso presidente Monti provvedano a disarmare questi black block della politica, prima che facciano altri danni.
Beppe Giulietti
Giornalista
Giustizia & Impunità - 27 Febbraio 2012
Mezza condanna per un mezzo statista
Per una volta dobbiamo dare ragione a Berlusconi e torto ai suoi detrattori.
“Il tribunale di Milano mi ha reso mezza giustizia” ha infatti esclamato, dopo la sentenza, il mezzo statista di Arcore. Mai come in questa occasione ha detto il vero, cosa assolutamente insolita per il cavaliere dimezzato. I giudici di Milano, costretti a combattere contro le norme ad personam, contro le giustificazioni di ogni tipo, contro la prescrizione ad orologeria, hanno fatto quello che hanno potuto ed hanno così pronunciato, per restare in tema, una “Mezza sentenza”.
Mezza sentenza lo è davvero, non solo per la prescrizione, ma anche perché dopo aver individuato il corrotto, l’avvocato Mills, continua a mancare il nome e il cognome del corruttore, dunque siamo davvero in presenza di una mezza verità, di una mezza sentenza, di una mezza condanna.
Dal momento che il cavaliere semifurioso ha preannunciato il suo desiderio di non demordere e di reclamare una assoluzione piena, ci sembra giusto dargli una mano e fargli sentire il calore popolare per questa sua giusta esigenza di verità, di moralità, di legalità. Per questo, sul sito di Articolo 21, abbiamo lanciato, insieme a Federico Orlando, storico e valoroso collaboratore di Indro Montanelli, una lettera appello che invitiamo a leggere e firmare.
Dal momento che ha avuto solo “Mezza giustizia” continui a reclamare anche l’altra metà, rinunci ad ogni immunità e alla prescrizione e si faccia processare: già che si trova inchiodi alle sue responsabilità quel gaglioffo che ha corrotto l’avvocato Mills, usando il suo nome e rischiando di trascinarlo nel fango.
Ps. Dal momento che un drappello di squadristi ha già preannunciato una “Crociata contro i giudici di Milano”, sarà ora il caso che le autorità istituzionali e di garanzia, il consiglio superiore della magistratura, e lo stesso presidente Monti provvedano a disarmare questi black block della politica, prima che facciano altri danni.
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Washington, 1 feb. (Adnkronos) - La scatola nera dell'elicottero coinvolto nella tragedia aerea di Washington sono state recuperate e non appaiono danneggiate, ha reso noto un portavoce del National Transportation Safety Board. L'elicottero ha una sola scatola nera, con la registrazione delle voci della cabina e dei dati di volo.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - "Altri 43 migranti tornano in Italia dai centri in Albania. Presidente Meloni, errare è umano, perseverare è diabolico. Quanti altri viaggi a vuoto dovremo vedere prima che si metta fine a questa pagliacciata costosa per i contribuenti?”. Così Matteo Ricci, europarlamentare Pd, in un post sui social.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - "Terzo flop del ‘modello Albania’: la Corte d’Appello di Roma smonta l’ennesima trovata propagandistica del governo Meloni, sospendendo i trattenimenti e disponendo il trasferimento in Italia dei migranti deportati. Per la terza volta, la destra ha provato a forzare la mano e per la terza volta è stata bocciata. Hanno sprecato milioni di euro pubblici, violato diritti fondamentali e messo in piedi un’operazione disumana, solo per alimentare la loro propaganda. Un fallimento su tutta la linea, mentre il Paese affonda tra tagli alla sanità, precarietà e crisi sociale. Ora che farà Meloni? Toglierà la competenza anche alle Corti d’Appello per accentrarla a Palazzo Chigi?”. Così Alessandro Zan, responsabile Diritti nella segreteria nazionale Pd ed europarlamentare.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - "La Corte d’Appello di Roma libera di nuovo immigrati irregolari per i quali potevano essere eseguite rapidamente le procedure di rimpatrio e rimette ancora la palla alla Corte di Giustizia Europea sulla questione dei Paesi sicuri. Le ordinanze che non convalidano i trattenimenti nel centro in Albania e che rimettono alla Corte di Giustizia la questione pregiudiziale, insistono sull’individuazione in via generale ed astratta dei “paesi sicuri”, ripercorrendo le motivazioni delle decisioni precedenti, senza giudicare delle posizioni dei singoli migranti. Peccato che la Corte di Cassazione ha ampiamente chiarito, lo scorso dicembre, che questa è una competenza del Governo e non della magistratura. Incredibile che la Corte d’Appello di Roma abbia considerato irrilevante questo principio e insista nel voler riconoscere ai singoli magistrati un potere che è esclusiva prerogativa dello Stato”. Lo dichiara la deputata di Fratelli d’Italia, Sara Kelany, responsabile del Dipartimento immigrazione.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - "Non stupisce la decisione della Corte d’Appello di Roma di bloccare, per l’ennesima volta, una misura, tra l’altro apprezzata anche in Europa, con cui l’Italia vuole fronteggiare l’immigrazione massiccia e garantire la sicurezza nazionale. I magistrati non usino il loro potere per contrastarne un altro, riconosciuto dalla costituzione e legittimato dagli italiani”. Lo dichiara il deputato della Lega Igor Iezzi.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - “La Corte d’Appello di Roma libera ancora dei migranti irregolari che potevano essere rapidamente rimpatriati, rimandando di nuovo alla Corte di Giustizia Europea sulla questione dei paesi sicuri. Ma la Corte di Cassazione aveva chiarito che questa è una competenza del Governo. Evidentemente alcuni tribunali italiani considerano irrilevanti i principi fissati dalla Suprema Corte. Di fronte a questo non posso che esprimere profondo stupore". Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan.
Roma, 31 gen. (Adnkronos) - “E anche oggi si certifica il fallimento di Meloni. I Centri per i migranti in Albania non sono la risposta al fenomeno migratorio, che richiede rispetto per i diritti umani e condivisione delle responsabilità a livello europeo. Nei comizi Meloni potrà continuare a dire che fun-zio-ne-ran-no ma nella realtà sono solo uno spreco immane di risorse. Se quei fondi fossero stati spesi per assumere infermieri e medici, o per aumentare gli stipendi di quelli che già lavorano nella sanità pubblica, allora si’ che sarebbero stati utili agli italiani!”. Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e sanità nella segreteria nazionale del Pd.