Durante la riunione della “task force anti-evasione”, cioè di tutti i vertici dell’amministrazione finanziaria nazionale, si è posto accento sull’atto di indirizzo che ridisegna la strategia operativa degli interventi da attuare nella politica fiscale del prossimo triennio. Quattro le aree prioritarie: innanzitutto il consolidamento del percorso del risanamento finanziario (ad esempio supportando la ricognizione del patrimonio immobiliare delle pubbliche amministrazioni). Poi la necessità di continuare a operare secondo la logica di utilizzo prudente della leva fiscale, per ristabilire condizioni di crescita più robuste nel medio-lungo termine e contribuire al rilancio della produttività e della crescita economica. E ancora: completare l’attuazione della legge delega in materia di federalismo fiscale e rafforzare ulteriormente la lotta all’evasione e all’elusione fiscale e al gioco illecito. Infine l’obiettivo di migliorare il livello di trasparenza fiscale e lo scambio di informazioni tra Stati.
Monti pone l’accento anche sull’attività di riscossione e sulla necessità di mantenere una politica rigorosa delle concessioni di giochi. Infine il premier batte sul tasto delle riforme strutturali “per contribuire a rafforzare il governo economico dell’Unione europea”.