L’ultima volta era finita con scontri e feriti. Oggi nuovo presidio di una delegazione di pescatori davanti alla Camera dei Deputati a Roma, previsto un incontro in serata al ministero dell’Agricoltura. ‘Caro’ gasolio, licenza a punti e concorrenza dei paesi non comunitari i nodi da sciogliere, per i quali il mondo della pesca chiede risposte urgenti minacciando un blocco del mare. “Rischiamo di chiudere le nostre attività – racconta un pescatore – perché siamo oberati da vincoli e norme di ogni genere, subiamo la concorrenza dei pescatori marocchini, giapponesi che competono sul nostro mercato, ma non sono sottoposti alle nostre stesse regole e vincoli”. E’ l’ultima volta che vengono a Roma. “La prossima protesta – chiariscono – se non avremo risposte, sarà nel mare, bloccheremo il trasporto e i porti del paese”.
di Nello Trocchia