Picchiata selvaggiamente e ridotta in fin di vita molto probabilmente per motivi di cuore. E’ accaduto stamattina a Milano, dove Agata P., 53enne di origini siciliane, lavora come dipendente comunale (da circa un anno con mansioni da bibliotecaria) in un centro culturale di via Savona. Proprio qui, all’interno del centro gestito dal Consiglio di Zona 6, è avvenuto il pestaggio. Dai primi accertamenti, il presunto aggressore potrebbe essere un ex della donna: si tratterebbe di un uomo di 38 anni, anche lui di origini siciliane, con piccoli precedenti penali, che la vittima aveva ospitato in casa l’anno scorso (non si sa per quanto tempo) ma che poi aveva denunciato nel settembre del 2011 proprio per lesioni e minacce. L’uomo è al momento ricercato dalla polizia. I due si sarebbero conosciuti l’anno scorso su Facebook. Secondo una prima ricostruzione, la bibliotecaria è arrivata intorno alle 8.30 e quando l’uomo si è introdotto nel centro l’ha aggredita tra il primo piano e il piano terra, trascinandola in un seminterrato, dove poi è stata trovata da una collega che è arrivata sin lì seguendo le macchie di sangue lasciate sul pavimento.
Il personale sanitario del 118 è stato chiamato alle 9.30 di mattina, dal 113, e ha trovato la donna a terra, ancora cosciente. La signora ha fatto il nome del suo aggressore prima di essere trasportata, in codice rosso, all’ospedale Fatebenefratelli: i medici le hanno diagnosticato un trauma cranico, oltre a riscontrare ferite alla testa e vaste contusioni al volto e al corpo, soprattutto all’altezza di occhi e fronte. La chiamata alla polizia è stata fatta da una collega della donna che lavora nel centro culturale. Secondo la polizia – che conduce le indagini -, le condizioni della donna sono in miglioramento. Al momento la prognosi è riservata ma non si troverebbe in pericolo di vita.