Tra le tante web tv decollate negli ultimi mesi, la più recente, dall’inizio dell’anno, è quella dedicata a Peppino Impastato, politico, attivista, artista ucciso dalla mafia nel 1978. Si chiama 100 Passi TV, ed è nata su iniziativa dell’omonima radio, per la prima volta on line nel giorno del compleanno di Impastato (5 gennaio).
Intanto, stasera al teatro Golden di Roma, dopo il successo della prima messa in scena del 15 febbraio, torna “Dietro i tuoi passi – La storia di Peppino Impastato”, per la regia di Massimo Natale. Tutti ricorderanno la drammatica storia: Impastato saltò in aria due giorni prima del voto con cui si candidava alle elezioni comunali contro la mafia e dopo aver fondato “Radio Aut”, per combattere l’omertà. La morte coincise con il ritrovamento a Roma del cadavere di Aldo Moro e venne rubricata come “incidente sul lavoro” (poi, dopo che gli amici misero a disposizione degli inquirenti molti indizi dell’esecuzione, diventò “suicidio”).
Quest’allestimento è un atto d’amore verso un personaggio che ha lasciato alla storia d’Italia una testimonianza esemplare di coraggio e dignità ma anche un richiamo alla responsabilità del teatro. “Siamo convinti – spiega Massimo Natale – che il teatro possa e debba contribuire a salvare dalle ingiurie nel tempo e dall’oblio grandi uomini come Peppino Impastato, che è sicuramente un simbolo. Un personaggio che con la sua vita ci ha lasciato un messaggio preciso, chiaro, inequivocabile. La mafia, e con essa il silenzio, è da combattere sempre e comunque: a testa alta, senza timori”.
Lo spettacolo è molto emozionante e riesce ad aggiungere ancora dell’altro a una storia già raccontata molte volte anche da artisti importanti (“I Cento Passi” di Marco Tullio Giordana ce l’hanno descritta con forza e chiarezza). “Questo spettacolo – continua il regista – ha voluto sottolineare l’incomunicabilità: gli ostacoli nati nei rapporti tra famigliari, nei rapporti con la gente, con i paesani. E’ per questo che il nostro palco lo abbiamo voluto pieno di ostacoli, di barriere, di impedimenti. Perché Peppino si è dovuto muovere, nella vita, tra ostacoli spesso invisibili ma non per questo meno efficaci. Ostacoli che lo hanno piano piano isolato”. I bravissimi Domenico Cangialosi, Claudia Perna, Calogero Macaluso e Francesco Basile, ideatori della mise en scène, rendono anche omaggio agli altri eroi civili: Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici, Rosario Livatino, Carlo Alberto dalla Chiesa.