L'ex ministro dell'Interno: "Finalmente è caduto il velo sul grande inciucio che mira soltanto a far fuori la Lega"
“Politicamente parlando mi sembra una follia – ha detto il ministro riferendosi alla proposta dell’ex premier – ma almeno è venuto alla luce che questa non è un patto politico fatto occasionale per superare la crisi economica, ma un accordo politico per fare fuori la Lega”.
Intanto mentre i No Tav bolognesi si sono messi a bloccare l’autostrada a poche centinaia di metri dall’hotel dove si tiene l’iniziativa, l’ex capo del Viminale ritorna sul tema dell’ordine pubblico. “Chi picchia in testa polizia e carabinieri va messo in galerea. Queste cose bisogna reagire subito e applicare la legge. Non cattivi o buoni, ma giusti”. Poi striglia il suo successore, Anna Maria Cancellieri. “Questa era la mia linea da ministro, questo spero farà questo governo che però mi sembra un po’ vacillare”.
Infine Maroni, a una domanda de ilfattoquotidiano.it sul tesoriere Francesco Belsito (quello dei presunti diplomi falsi e dei famigerati degli investimenti leghisti in Tanzania) e sulle parole indulgenti di Umberto Bossi (“E’ un buon amministratore”), si chiude alterato in un “No comment”. Ma il suo fastidio per la vicenda del tesoriere – ancora tenuto in sella da Bossi nobnostante gli scandali – è nota. La non risposta di oggi di Bobo sembra solo una conferma.