Moral suasion di Bankitalia al sistema finanziario italiano. In una lettera firmata dal governatore Ignazio Visco, palazzo Koch ha chiesto alle banche e ai gruppi bancari contenimento dei compensi dei manager e prudenza nella distribuzione dei dividendi.
In particolare, le vigenti disposizioni stabiliscono che l’ammontare complessivo della remunerazione variabile deve essere sostenibile rispetto alla situazione finanziaria della banca e non deve limitare la sua capacità di mantenere o raggiungere un adeguato livello di patrimonializzazione.
“Esigenze di rafforzamento patrimoniale devono condurre a una contrazione del bonus pool e/o all’applicazione di sistemi di malus o claw-back. Si ritiene quindi che la corretta applicazione delle suddette disposizioni debba comportare – nell’attuale fase congiunturale e, in particolare, nelle banche e nei gruppi bancari che presentano esigenze di rafforzamento o mantenimento del livello patrimoniale – un complessivo contenimento dei costi della remunerazione variabile, a vantaggio del profilo patrimoniale dell’intermediario”.
Il rispetto di questi indirizzi verrà valutato, sottolinea ancora via Nazionale, “nell’ambito del più ampio processo di valutazione e controllo prudenziale svolto dalla Banca d’Italia, in relazione alle effettive esigenze di rafforzamento patrimoniale di ciascuna banca o gruppo bancario secondo gli stessi criteri indicati per la distribuzione di utili”.
Il governatore della Banca d’Italia fa un “richiamo” generale a tutte le banche sulla necessità di adottare politiche di distribuzione degli utili “che consentano di mantenere condizioni di adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, coerenti con il complesso dei rischi assunti.
L’eventuale distribuzione dovrebbe, quindi, essere compatibile con il mantenimento di un livello di patrimonializzazione tale da garantire la copertura dei requisiti patrimoniali obbligatori e dei livelli di capitale calcolati nell’ambito del processo di autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale”. Gli stessi fattori alla base delle indicazioni fornite sulle politiche di dividendi inducono a operare “un richiamo” alle banche e ai gruppi bancari anche sull’erogazione dei bonus e sull’elaborazione dei nuovi piani di remunerazione.