Monti? “Rischia la vita, il nord lo farà fuori”. Sono le parole, pesantissime, del segretario nazionale della Lega nord Umberto Bossi all’indirizzo del capo del governo, Mario Monti.
Un premier reo, a detta del Senatur, “che ci riempie il nord di mafiosi” e che “non durerà a lungo”.
Il leader del Carroccio usa la mano pesante per manifestare il malumore leghista verso il governo tecnico e prende come esempio il recente trasferimento del figlio di Riina in soggiorno privato a Padova: secondo l’Umbert, Monti non riuscirà infatti a durare anche dopo il 2013 perché “rischia la vita e il nord lo farà fuori. Adesso ci sta riempiendo il nord di mafiosi in soggiorno privato che bisognerebbe impiccare in pubblica piazza”.
Bossi non va di certo in punta di fioretto nelle critiche a Monti: “Hanno tentato di mettere in soggiorno privato i mafiosi in Padania – continua il Senatur – a Padova hanno messo il figlio di Riina, quello che sciogileva nell’acido le persone”. Stando all’equazione di Bossi, quindi, “se i mafiosi passano a Padova, passano ovunque e dobbiamo fermarli”.
Quello trasferito a Padova è però il figlio del Capo dei capi, Giuseppe “Salvuccio” Riina che, secondo Bossi, non sarà caduto molto lontano dall’albero paterno: “Mio figlio è leghista per forza – sostiene il leader della Lega – e se uno viene da una famiglia di mafiosi, è certo che non sarà diverso dalla sua famiglia”.
Monti e mafiosi a parte, Bossi vuole far partire la campagna elettorale per le elezioni comunali da Piacenza, “e faremo vedere i sorci verdi”, riflettendo anche sullo stato della Lega dopo i terremoti degli ultimi mesi: “La campagna elettorale deve vedere la Lega tutta unita, non le storie, non le beghe – prosegue il segretario- e quello che è successo in questi mesi ci ha permesso di liberarci di un po’ di gente che era lì solo per elemosinare il posto”.
Prima della fine del comizio elettorale, però, il Senatur è stato messo in allarme dai suoi visto che le frasi di minaccia alla volta di Monti già rimbombavano online.
Giù dal palco, quindi, Bossi ha cercato di metterla sul ridere, “ma quali minacce, è Monti che minaccia di morte noi” per poi raggiungere nuovamente i cronisti per un passo indietro sulle frasi pronunciate qualche mezz’ora prima.
“Monti porta la povertà anche qui, ma la mafia no” dice Bossi che liquida la bomba choc abbozzando: “Si sa che Monti non è molto amato per queste cose”. Nel breve volgere di un’ora, quindi, il nord non farà più fuori Monti “ma sono i giornalisti che quando non sanno cosa scrivere inventano queste cose”.
Emilia Romagna
Bossi a Piacenza: “Monti rischia la vita, il nord lo farà fuori”. Ma dopo un’ora ritratta
Il leader della Lega fa una poco velata minaccia di morte al presidente del consiglio. Poi gli dicono che sul web si è scatenato un putiferio e torna indietro: "Ma quali minacce, colpa dei giornalisti che non sanno cosa scrivere"
Un premier reo, a detta del Senatur, “che ci riempie il nord di mafiosi” e che “non durerà a lungo”.
Il leader del Carroccio usa la mano pesante per manifestare il malumore leghista verso il governo tecnico e prende come esempio il recente trasferimento del figlio di Riina in soggiorno privato a Padova: secondo l’Umbert, Monti non riuscirà infatti a durare anche dopo il 2013 perché “rischia la vita e il nord lo farà fuori. Adesso ci sta riempiendo il nord di mafiosi in soggiorno privato che bisognerebbe impiccare in pubblica piazza”.
Bossi non va di certo in punta di fioretto nelle critiche a Monti: “Hanno tentato di mettere in soggiorno privato i mafiosi in Padania – continua il Senatur – a Padova hanno messo il figlio di Riina, quello che sciogileva nell’acido le persone”. Stando all’equazione di Bossi, quindi, “se i mafiosi passano a Padova, passano ovunque e dobbiamo fermarli”.
Quello trasferito a Padova è però il figlio del Capo dei capi, Giuseppe “Salvuccio” Riina che, secondo Bossi, non sarà caduto molto lontano dall’albero paterno: “Mio figlio è leghista per forza – sostiene il leader della Lega – e se uno viene da una famiglia di mafiosi, è certo che non sarà diverso dalla sua famiglia”.
Monti e mafiosi a parte, Bossi vuole far partire la campagna elettorale per le elezioni comunali da Piacenza, “e faremo vedere i sorci verdi”, riflettendo anche sullo stato della Lega dopo i terremoti degli ultimi mesi: “La campagna elettorale deve vedere la Lega tutta unita, non le storie, non le beghe – prosegue il segretario- e quello che è successo in questi mesi ci ha permesso di liberarci di un po’ di gente che era lì solo per elemosinare il posto”.
Prima della fine del comizio elettorale, però, il Senatur è stato messo in allarme dai suoi visto che le frasi di minaccia alla volta di Monti già rimbombavano online.
Giù dal palco, quindi, Bossi ha cercato di metterla sul ridere, “ma quali minacce, è Monti che minaccia di morte noi” per poi raggiungere nuovamente i cronisti per un passo indietro sulle frasi pronunciate qualche mezz’ora prima.
“Monti porta la povertà anche qui, ma la mafia no” dice Bossi che liquida la bomba choc abbozzando: “Si sa che Monti non è molto amato per queste cose”. Nel breve volgere di un’ora, quindi, il nord non farà più fuori Monti “ma sono i giornalisti che quando non sanno cosa scrivere inventano queste cose”.
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Le condizioni di Papa Francesco si sono aggravate: “Crisi respiratoria e anemia, sono state necessarie trasfusioni e ossigeno”. I medici: “Prognosi riservata”
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(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
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"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Meloni viene da una storia politica, a differenza di quella liberale e radicale, che non ha considerato nei decenni gli Usa e l’atlantismo come imprescindibili per l’Italia e l’Europa". Lo scrive Benedetto Della Vedova sui social.
"Oggi la troviamo nel suo intervento alla Cpac, come zelante difensore dell’indifendibile, cioè di Trump. Trump ha sempre sostenuto anche nel suo primo mandato, falsando la realtà, che l’Unione europea fosse stata creata per approfittare degli Usa. Con lui bisognerà fare i conti, naturalmente, ma Trump non è stato e non sarà amico della Ue e men che meno dell’Ucraina che è pronto a sacrificare per l’amicizia con Putin: Meloni se ne faccia una ragione, non può essere contemporaneamente amica di Trump e della Ue, deve scegliere".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Un trionfo di vittimismo su scala planetaria. A servizio dei potenti, altro che popolo! Meloni con il suo intervento alla Cpac in corso a Washington ha fatto una scelta di campo, contro l’Europa. Forse persegue il suo interesse politico, ma non è l’interesse nazionale". Lo scrive sui social Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sorprende che nessuno di La 7 prenda le distanze dall’orribile auspicio che Salvini venga colpito da un ictus. L’alibi della trasmissione satirica non assolve autori, ospiti, dirigenti ed editori. Purtroppo, troppe trasmissioni di La 7 e di Rai 3 istigano all’odio e avvelenano il clima del Paese. Editori, dirigenti, odiatori chiederanno scusa pubblicamente?”. Lo dichiarano i Capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Neanche un accenno al saluto nazista di Bannon. Nessuna presa di distanze. Evidentemente non può farlo. Meglio la retorica melensa e consueta dell’approccio Maga. Sposa su tutta la linea ideologica la retorica di JD Vance a Monaco, e chiude la porta ad una reale soggettività europea. Un discorso furbesco e ambiguo, di chi ha scelto di galleggiare e che posiziona il governo italiano sulla linea Orban con buona pace di tutte le chiacchiere a vuoto sull’ambasciatrice dei due mondi". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, a proposito dell'intervento di Giorgia Meloni alla Cpac di Washington.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - “Tante bugie, in linea con la propaganda di Meloni. Il suo è il governo delle insicurezze. Sicurezza energetica? Falso. Ha fatto aumentare le bollette, rendendo le famiglie italiane meno sicure e più povere. Sicurezza alimentare? Falso". Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.
"Con il suo negazionismo climatico favorisce la crisi dell’agricoltura e il dominio delle grandi multinazionali. Libertà di parola? Falso. Difende il vice di Trump, Vance, che vuole la libertà di diffondere bugie attraverso i social, strumenti nelle mani dei potenti miliardari americani. Difende la democrazia? Falso. È lei che vuole demolire gli organi costituzionali per diventare una e trina: Dio, Patria e Legge. I conservatori del mondo vogliono costruire il nuovo totalitarismo mondiale grazie al potere economico, tecnologico e militare di cui dispongono per trasformare la democrazia in un sottoprodotto commerciale della loro attività”.