Condizionato, incondizionato
Tulku Urgyen, buddhista vajrayana, nato nel Tibet orientale (1920-1996), è stato, senza dubbio uno dei più grandi maestri spirituali del nostro tempo. Iniziò a meditare, seguendo gli insegnamenti del padre, all’età di quattro anni. Ha scritto libri meravigliosamente utili per chi è sulla ‘via’. Un consiglio, per chi fosse interessato: “Dipinti di Arcobaleno”- Ubaldini Editore.
Condizionato, incondizionato
Tutto è raggruppato in relativo e ultimo, in condizionato e incondizionato. Il condizionato è relativo, l’incondizionato è l’ultimo. Il condizionato è concepibile. Ne puoi parlare, spiegarlo. L’incondizionato è inconcepibile. Noi possiamo parzialmente accennare alla natura dell’inconcepibile a parole. Possiamo accennarlo con termini come purezza primordiale e presenza spontanea; ma è attraverso la pratica che noi effettivamente sperimentiamo qual è l’inconcepibile. La padronanza sul condizionato può beneficiare una situazione attuale. Quando arriviamo nel bardo (l’intervallo di tempo che, secondo la cultura buddhista, sta tra la morte e la rinascita), gli aggregati e gli elementi collassano, allora, solo l’incondizionato ci può aiutare. Fintantochè i modelli abituali oscurano l’incondizionato, noi non possiamo sperimentare la nostra inconcepibile natura del risveglio originale. Così, ora dobbiamo prendere confidenza con l’incondizionato, non c’è altra via.
Tulku Urgyen, buddhista vajrayana, nato nel Tibet orientale (1920-1996), è stato, senza dubbio uno dei più grandi maestri spirituali del nostro tempo. Iniziò a meditare, seguendo gli insegnamenti del padre, all’età di quattro anni. Ha scritto libri meravigliosamente utili per chi è sulla ‘via’. Un consiglio, per chi fosse interessato: “Dipinti di Arcobaleno”- Ubaldini Editore. Condizionato, […]