Ieri Palermo ha dato un segnale di discontinuità, ha dimostrato di essere una città viva, che ha ancora speranza e che vuole guardare con fiducia al futuro. Dando
la vittoria a Fabrizio Ferrandelli i palermitani hanno fatto una scelta coraggiosa, di grande innovazione e cambiamento.
Non era scontato che ciò accadesse. Palermo, infatti, viene da dieci anni di “non governo” del centrodestra, in cui la città è stata abbandonata a se stessa. Una stagione politica che ha devastato quanto di buono era stato fatto in passato e che ha mortificato le sue stupende e straordinarie potenzialità. In un clima di rabbia e scoramento c’era il rischio che i cittadini si staccassero definitivamente dalla politica, che prendesse il sopravvento l’antipolitica delle facili promesse, o il populismo del “ci penso io”. Sarebbe stato un supplizio insopportabile. Invece, i palermitani hanno deciso di esserci, di partecipare, di credere ancora nella politica come servizio, che promuove il bene comune con la legalità e lo sviluppo che ripudia la mafia.
E’ stata una grande prova di maturità civica. Anche perchè Palermo, nelle condizioni in cui si trova, non ha bisogno di salvatori della patria, di solisti, ma di leader che sappiano costruire un progetto corale dove la politica, la società civile organizzata, le associazioni di categoria…siano capaci di lavorare insieme per ricostruire tassello dopo tassello una città moderna ed europea:
“la città del sole”, che sfrutta l’energia solare montando pannelli fotovoltaici su tutti gli edifici pubblici per azzerare la bolletta energetica del comune e migliorare la qualità dell’aria;
“la città del mare”, che recupera i 23 kilometri di costa, oggi invasi dalle erbacce e dalle baracche;
“la città delle identità, dei quartieri, dei borghi”, che garantisce a tutti i cittadini asili nido, spazi verdi, luoghi di aggregazione;
“la città pulita”, che realizza la raccolta differenziata. E ancora
“la città della storia, dell’arte e della cultura”, “la città dei bambini”. Su questo progetto, che è un progetto corale, Fabrizio Ferrandelli vince le primarie.
Fabrizio è un giovane di 32 anni con una profonda esperienza amministrativa, che ha una visione innovativa della politica e della città. Viene dal mondo del Terzo settore, ha lavorato bene nei quartieri al fianco dei più deboli, degli immigrati, di coloro che non hanno lavoro… E’ capace di aggregare attorno ad un progetto migliaia di giovani e adulti, di professionisti, di realtà del mondo del volontariato, dell’impresa.
I Palermitani hanno scelto un’idea e un modello di amministrazione della città davvero nuovi, diversi da quello che le segreterie dei partiti volevano calare dall’alto. Adesso ci aspetta la battaglia più importante, battere il centrodestra. Mi auguro, pertanto, che, archiviata l’amarezza, il centrosinistra sappia essere unito e compatto.