Un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno per un anno in sette comuni della Val di Susa: Avigliana, Bussoleno, Chiomonte, Exilles, Gravere, Giaglione e Susa. Questa la decisione della questura di Torino per Turi Vaccaro, il volto pacifista della protesta No Tav che, al Fattoquotidiano.it, ha dichiarato: “Infrangerò il divieto il 9 marzo a Bussoleno”. Il provvedimento – spiega la questura – è stato adottato per gli episodi di cui Vaccaro si è reso protagonista e che “hanno creato turbativa alla sicurezza pubblica in quei Comuni”. L’ultima contestazione a Turi è relativa al 4 marzo, quando si è arrampicato per 16 ore sul traliccio dell’alta tensione di Chiomonte dal quale era caduto una settimana prima Luca Abbà, arrampicatosi per protestare contro l’allargamento del cantiere
di Cosimo Caridi
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