C’è poi un riferimento all’’Italia, che “deve tollerare – si legge su Anonymous – quotidianamente le vostre ingerenze nella vita pubblica politica e sociale e tutti i danni che ciò comporta. Avete immobili ed attività commerciali per il valore di miliardi di euro, sui quali avete fortissime agevolazioni fiscali. Ci auguriamo vivamente che i Patti Lateranensi vengano infine in un futuro prossimo rivisti e che veniate relegati a ciò che siete…una reliquia dei tempi che furono. Questo attacco – concludono gli hacker – non è inteso verso la religione cristiana o contro i fedeli in tutto il mondo, bensì verso la corrotta Chiesa Romana Apostolica e tutte le sue emanazioni”.
Al momento il sito web della Santa Sede non è accessibile, ma in Vaticano non vogliono commentare l’ipotesi di un attacco hacker. Dal Vaticano fanno però sapere che “il problema è in via di risoluzione”