Emilia Romagna

Parma, Coccinelle migra in Asia. Il marchio delle borse di lusso venduto ai coreani

Da oggi l'intero pacchetto azionario della storica azienda di sala Baganza è in mano alla E-Land che qualche mese fa aveva incorporato la Mandarina Duck

Addio Coccinelle. O, per dirla in coreano, “annyonghi kasayo”. E’ infatti un’altra azienda emiliana leader nel settore tessile che saluta l’Italia e cede l’intero pacchetto azionario all’oriente, guardando con favore all’espansione del marchio in Cina e Corea.

Questa volta a partire per l’Asia e’ Coccinelle, storica azienda di Sala Baganza (Parma) che dal 1978 è leader nella produzione di scarpe, borse e accessori di lusso “accessibile”: sarà effettiva a partire da oggi, infatti, la cessione dell’intero pacchetto azionario dell’azienda ducale al gruppo coreano E-Land.

La stessa E-Land che in questi anni sta facendo incetta di marchi sul mercato europeo con l’acquisizione di nomi di primo piano nel settore tessile e delle calzature, come quello portato a segno solo qualche mese fa con Mandarina Duck. Dopo l’adieu tributato alla Parmalat, finita nella mani della Lactatis francese, Parma perde dunque un altro fiore all’occhiello del made in Italy nonostante, tiene a precisare la nota diramata questo pomeriggio dall’azienda di Sala Baganza, alla guida di Coccinelle rimarrà italiana.

Al timone della compagnia tessile, infatti, ci sara’ ancora Angelo Mazzieri che negli ultimi quindici anni ha di fatto reso il marchio Coccinelle un brand internazionale. Con un fatturato annuo di 52 milioni di euro, Coccinelle rimane una delle aziende leader nel settore tessile in ambito italiano: sei le collezioni presentate ogni anno e una distribuzione del 27% sull’intero mercato europeo (64% su quello italiano e 7% in quello asiatico).

Un mercato da implementare, quello asiatico, secondo la nuova strategia aziendale che punta il tutto e per tutto in un piano industriale che avra’ al centro, soprattutto, Cina e Corea. Nonostante lo sguardo dell’azienda sia puntato verso l’Asia, la dirigenza di Coccinelle rassicura sul mantenimento dello stato occupazionale nella sede storica nella provincia di Parma, ma la politica ed i sindacati ducali parlano gia’ di amarezza per non essere riusciti a trattenere, come e’ capitato altre volte, un marchio made in Italy sul territorio.

m.p.