Il calo è spiegato dalla diminuzione del tasso di crescita dei prestiti alle società non finanziarie. La flessione dei tassi di interesse è guidata dai quelli sui prestiti di importo superiore a 1 milione di euro
Il rallentamento è spiegato principalmente dalla diminuzione del tasso di crescita dei prestiti alle società non finanziarie (1,3 per cento dal 2,6 di dicembre), mentre il tasso di crescita dei prestiti alle famiglie flette in misura inferiore (3,1 per cento dal 3,4). A gennaio 2012 il tasso di crescita annuale dei depositi del settore privato è stato pari a -0,8 per cento, in lieve diminuzione rispetto al -0,5 per cento di dicembre. Il tasso di crescita sui dodici mesi della raccolta obbligazionaria è cresciuto fino al 16,4 per cento (dal 13,2 per cento del mese precedente).
Per quanto riguarda i tassi, spiega Bankitalia, la diminuzione è interamente guidata dai tassi sui prestiti di importo superiore a 1 milione di euro (3,47% dal 3,80% del mese precedente): i tassi sui prestiti di importo inferiore al milione sono, viceversa, lievemente aumentati (5,01% contro il 4,98 di dicembre). I tassi d’interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui mutui per l’acquisto di abitazioni erogati nel mese di gennaio alle famiglie sono aumentati al 4,55% dal 4,27% del mese precedente, mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono aumentati al 9,91% dal 9,11% di dicembre. I tassi di interesse sui nuovi depositi con scadenza prestabilita sono aumentati al 2,94% dal 2,87% di dicembre. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono cresciuti all’1,16% dall’1,08% del mese precedente.