Nel fascicolo non ci sono né indagati né ipotesi di reato. Stamattina il magistrato ha ascoltato Giuseppe Gesmundo, firmatario dell'esposto e segretario generale Cgil per la Metropolitana e Provincia di Bari. E il Pdl ha scritto a Susanna Camusso "per evidenziare come ci sia una divaricazione tra il ruolo del sindacato e quello di chi ha trasformato l'azione sindacale in una azione personale e familistica"
La Procura di Bari ha aperto un fascicolo sulla presunta parentopoli al Teatro Petruzzelli, denunciata sabato mattina dal Pdl con un video che in poche ore ha fatto il giro della Rete. Nel filmato sono riportati tredici nomi di lavoratori del teatro (sia artisti che tecnici) in qualche modo riconducibili per rapporti di parentela ad esponenti politici e soprattutto sindacali.
La decisione di avviare l’inchiesta è stata presa a seguito di un esposto che gli stessi vertici della Cgil, organizzazione tirata in ballo più volte nel filmato, hanno fatto arrivare sulla scrivania di Antonio Laudati, Procuratore del capoluogo pugliese. Nel documento, il sindacato ripercorre in sintesi le tappe della vicenda, chiedendo alla magistratura di verificare quanto emerso dal dvd realizzato dall’opposizione consiliare.
Il fascicolo – senza indagati e ipotesi di reato – è stato assegnato al pm Lino Giorgio Bruno e contiene articoli giornalistici che riportano l’elenco dei nomi emersi nella conferenza stampa del Pdl. In mattinata il magistrato ha anche ascoltato Giuseppe Gesmundo, firmatario dell’esposto e segretario generale Cgil per la Metropolitana e Provincia di Bari.
“Siamo certi che l’organizzazione è estranea alla cosa – racconta Gesmundo al fattoquotidiano.it – se ci sono responsabilità di tipo personale è giusto che la magistratura le accerti. Noi a quel punto saremmo consequenziali”. Il sindacato, infatti, si sta occupando anche internamente della vicenda, chiamando a pronunciarsi la Commissione di garanzia, organo interregionale, che valuterà la condotta dei sindacalisti dopo aver consultato la stessa documentazione fornita alla Procura.
Intanto Antonio Fuiano, coordinatore Slc-Cgil Puglia, coinvolto direttamente in quanto parente di cinque dipendenti del teatro, ha deciso – pur dicendosi “sdegnato dalle accuse” – di fare un passo indietro per ragioni di opportunità e di non guidare più in prima persona la vertenza dei circa duecento lavoratori che hanno perso il lavoro. I quali, però, non si fermano e annunciano nuove iniziative. In questi giorni tutta la città di Bari sarà tappezzata di manifesti, per poi coinvolgere nella battaglia anche i lavoratori di altre aziende e gli artisti di tutti i settori.
Sul fronte dell’opposizione, il Pdl conferma che a breve saranno rivelate nuove notizie che “confermano la parentopoli – spiega il coordinatore cittadino Luigi D’Ambrosio Lettieri – e vanno anche oltre. Parleremo quando avremo dati incontrovertibili – prosegue il segretario cittadino del Pdl – alcuni già li abbiamo, altri li stiamo verificando”. Ma il senatore tiene a specificare che non si tratta di un attacco all’organizzazione sindacale in quanto tale.
Lettieri sta infatti per scrivere una lettera da inviare direttamente a Susanna Camusso. “Voglio rinnovare stima e rispetto nei riguardi del sindacato che lei rappresenta – ha spiegato al telefono – per evidenziare come ci sia una divaricazione tra il ruolo del sindacato e quello di chi ha trasformato l’azione sindacale in una azione personale e familistica”. Il coordinatore cittadino del Pdl si augura che un intervento della Corte dei Conti stabilisca se la gestione degli ultimi anni, “sulla quale – afferma – si fa fatica ad avere informazioni anche dagli stessi consiglieri di amministrazione”, ravvisi ipotesi di danno erariale.
Per quel che riguarda le scelte future che il commissario Fuortes farà per risollevare le sorti del Teatro Petruzzelli, oggi si è tenuto presso la Fondazione un incontro con i sindacati. Il 20 marzo, invece, si terrà l’audizione nella sesta commissione consiliare della Regione Puglia del commissario straordinario e del collegio sindacale della Fondazione Petruzzelli che terranno una relazione sulla situazione finanziaria dell’ente lirico. La Cgil in una nota si è detta “certa che potremmo diventare alleati nella condivisione di scelte che vadano nella direzione della salvaguardia e della tutela dei diritti dei lavoratori che non devono essere più abbandonati ad una precarietà che li svilisce come persone e come professionisti”.