Già nel 2005, prima che la rossa fosse acquistata dagli attuali proprietari, Volkswagen sembrò interessata a rilevare il marchio, ma poi si tirò indietro spaventata dalla difficile situazione finanziaria. Secondo il magazine britannico Car: “I tedeschi probabilmente hanno messo non più di 50-100 milioni di euro sul tavolo, ma assorbirebbero le ingenti passività”
La notizia della messa in vendita della casa motociclistica era venuta a galla il 12 febbraio scorso in un’intervista al Financial times rilasciata dal numero uno di Investindustrial, il gruppo italiano di private equity che gestisce il pacchetto di azioni del gruppo motoristico. Andrea Bonomi aveva parlato di 1 miliardo di euro per le chiavi degli stabilimenti e in effetti la cifra messa in campo da tedeschi non si allontanerebbe troppo. Audi, secondo le notizie trapelate, avrebbe un diritto di prelazione per l’acquisto valido fino al mese prossimo. Alcuni tecnici tedeschi avrebbero già visitato gli stabilimenti emiliani. La notizia – come riporta il sito specializzato Car– sarebbe stata confermata da fonti molto qualificate.
Dietro l’acquisto da parte della casa dei quattro anelli ci sarebbe, secondo la rivista britannica, il progetto Eagle pensato dal numero uno della casa madre Volkswagen, Ferdinand Piech. Una strategia per portare dentro il suo impero automobilistico le due ruote. Prima Piech aveva guardato per lungo tempo alla tedesca Horex, un antico e glorioso marchio tedesco, riportato in vita negli ultimi anni. Ma il brand non portava competere con quello della Ducati, che peraltro da anni collabora con la Mercedes Benz. Così, alla notizia della vendita della rossa su cui corre Valentino Rossi, Piech si sarebbe fatto avanti pronto a sborsare fino a 850 milioni di euro.
Già nel 2005, prima che Ducati fosse acquistata dagli attuali proprietari, Volkswagen sembrò interessata a portarsi a casa la rossa, ma poi si tirò indietro spaventata dalla situazione finanziaria allora molto difficile della fabbrica emiliana. Secondo il magazine britannico online “i tedeschi probabilmente hanno messo non più di 50-100 milioni di euro sul tavolo, ma assorbirebbero le ingenti passività del nuovo socio”. Passività dunque, quelle della casa bolognese, che si aggirerebbe intorno agli 800 milioni di euro. Tra i pretendenti oltre ai tedeschi della Audi ci sarebbero le due indiane Mahindra e Hero e l’altra casa automobilistica tedesca Daimler. Ma l’unica ad avere strappato la pole position per l’acquisto sarebbe proprio Audi.