Si chiama “Radio Bossa” (Irma Records, 2012) il primo disco del collettivo della Banda Brasileira. Una compilation di hits internazionali inedite e gradevolmente rivisitate in chiave bossa, strizzando gli occhi alla samba e alla batucada. Il disco, arrangiato sapientemente dal produttore e fonico napoletano Carlo Gentiletti, vanta la collaborazione di musicisti napoletani e brasiliani d’eccezione come Francesco Villani (piano), Roberto Schiano (Trombone), Arlen Azevedo alla chitarra e i percussionisti Robertinho Bastos e Carcarà Lemos.
Il filo rosso che accomuna Hit come Smooth Operator di Sade, Streetlife di Randy Crawford, Cosmic Girl di Jamiroquai, Tom’s Diner di Suzanne Vega, Nothing Compare To U di Prince, Jamming di bob Marley e Penso positivo di Jovanotti, è la voce calda e versatile di Michela Montalto, cantante e corista di artisti come Eduardo De Crescenzo e Peppino di Capri. A lei abbiamo chiesto come è nata questa inedita alchimia.
“L’idea è nata da Carlo Gentiletti, noi ci conoscevamo già per alcuni lavori fatti insieme, poi il rincontro casuale per le strade di Napoli. Carlo mi ha proposto di provare a cantare questi brani in una chiave del tutto nuova per me ed alla fine ne è venuto fuori “Radio Bossa”. Come abbiamo detto più volte il nostro gruppo è “aperto”, abbiamo avuto cioè la possibilità di non avere semplici esecutori nel disco ma parti integranti del progetto, tant’è che la maggior parte di loro è coinvolta anche nel live di Banda Brasileira con grande entusiasmo.”
Come mai la scelta di rivisitare queste hit proprio in chiave bossa?
La passione per la bossa nasce da un viaggio fatto da Carlo in Brasile in cui è rimasto letteralmente folgorato dalla musica brasiliana, e da lì poi l’idea e la sfida di proporre brani internazionali non appartenenti alla tradizione brasiliana, rivestiti da questa nuova veste musicale.
Quali sono stati i criteri che vi hanno spinto a scegliere l’artista e le canzoni?
La scelta dei brani è avvenuta unendo un po’ le esperienze di entrambi. Io provengo anche da una gavetta di concerti in locali partenopei e quindi ho già una mia conoscenza di brani editi,chiaramente dovevamo scegliere quelli che erano più conformi allo stile bossa ed alla mia vocalità. Più che all’artista originale abbiamo pensato alla canzone, anche perché come si può ascoltare mi sono cimentata in pezzi cantati originariamente da artisti uomini anche per rendere l’arrangiamento totalmente nuovo.
Cosa accomuna la cultura e la musica brasiliana a quella napoletana?
Prima di tutto la ricchezza di repertorio classico e la similitudine nelle armonie, poi basti pensare che artisti come Caetano Veloso hanno più volte dichiarato di essere cresciuti ascoltando le canzoni classiche napoletane che erano molto conosciute in Brasile. Poi al di là dei luoghi comuni brasiliani e napoletani sono sicuramente legati da un certo modo di intendere il vivere. I musicisti brasiliani che suonano con noi e che vivono a Napoli dicono che qui si sentono a casa.
La Banda Brasileira presenterà “Radio Bossa” il 16 marzo alla Fnac di Roma e il giorno dopo live a Napoli all’ Arenile Reload.