Gli Ufo e l’Onu. Quali interlocutori in caso di una eventuale scoperta di civiltà extraterrestri?
Proviamo e fare il punto.
Recentemente su tutti i telegiornali e stampa nazionale, si era sparsa la notizia che le Nazioni Unite avevano nominato un ambasciatore per rappresentare la Terra, in caso di una eventuale situazione che prevedesse o un contatto con gli extraterrestri. Notizia bufala poiché anche la rappresentante della struttura ad hoc creata dalle Nazioni Unite, l’Unoosa ha poi smentito tale notizia trasmessa senza un valido criterio. Ma ciò ha permesso di fare il punto su una eventuale scenario di contatto con altre civiltà.
La notizia riguardava la Astrofisica prof. Mazlan Othman che secondo fonti ufficiali assieme ad una team di esperti sarebbe stata nominata Ambasciatrice della terra per gli Extraterrestri. Membri della commissione di esperti, Ivan Almar, Stephen Baxter, James Benford, David Brin, Milan Cirkovic, Richard Crowther, Kathryn Denning, Steven Dick, Stephane Dumas, Frans von der Dunk, John Elliott, Lisa Kaltenegger, Claudio Maccone, Michael Michaud, Mazlan Othman, Ted Peters, Margaret Race, Seth Shostak, John Smart, Nicholas Tosca, Doug Vakoch, Clement Vidal, Felisa Wolfe-Simon, Alexander Zaitsev, tutti astrofisici astronomi che sono impegnati nella campo della ricerca di vita intelligente extraterrestre.
Nello stesso tempo presso la prestigiosa Royal Society britannica veniva annunciata la creazione di un Seti Post Detection Protocol diretto da Paul Davies. Cioè in caso di ricevimento si segnali di natura extraterrestre captati dal Seti, l’ente privato preposto all’ascolto di segnali intelligenti provenienti dallo spazio, si sarebbe attivato un protocollo che tramite la Uit sarebbe arrivato alle Nazioni Unite per gestire tale evento di portata universale.
In realtà riguardo ad un tale evento, si era arrivati all’Onu in due periodi distinti. Prima con il Fisico James McDonald con la sua relazione alle Nazioni Unite il 7-6-1967, all’epoca del segretario generale dell’Onu, U Thant, segretario che aveva già esternato sue preoccupazioni sul New Yok Post il 27.6.1967 “Il problema più importante che dobbiamo affrontare alle Nazioni Unite dopo la guerra del Vietnam è il fenomeno Ufo” ribadendo nel 1970 ad Ottawa in Canada ai giornalisti, Che ci sono cose sulle quali mi è stato proibito parlare”. Poi una seconda volta con il Rapporto su gli Ufo all’Onu, 14-luglio 1978: presentato da Gordon Cooper, Jacques Vallée, Claude Poher, con la relazione di Allen Hynek, e quella di Sir Eric M. Gairy, al Segretario Generale Onu Kurt Waldheim, nell’ambito della 33° Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Oggi l tema è comunque tornato di attualità visto sia la pubblicazione di dossiere governativi publicati poi su Internet redatti da organismi militari di svariati paesi, sia le notizie che riprendono il problema della “gestione del contatto”, notizie che stimolano la fantasia ma che vanno trattate con prudenza. Intanto il dibattito su tali questioni verrà affrontato il 17 e 18 marzo presso San Marino, dove si svolgerà il 13 simposio mondiale sul tema. Esplorazione dello spazio e la vita nel cosmo sul tema: Al di là del Seti: e il 20° simposio mondiale sul tema: Ufo e Alieni: quali interlocutori sulla Terra? organizzato con il patrocinio della Segreteria di Stato per, la Programmazione Economica e i rapporti con l’Aass nonché della Segreteria di Stato per la Giustizia e l’Informazione, la Ricerca e le Giunte di Castello e con la Segreteria di Stato per gli affari Esteri, gli Affari Politici e le Comunicazioni e i Trasporti della Repubblica di San Marino.