Certo, sarà difficile immaginare che alle prossime elezioni si presenti una coalizione bipartisan del tutto innaturale rispetto alla storia degli ultimi venti anni ma la “grande coalizione” prossima ventura potrebbe darsi in tante altre forme. E comunque esiste ora. Ieri ha deciso come modificare l’articolo 18 – con il consenso esterno della Cgil – e come portare a compimento alcuni degli auspici di Berlusconi sulle intercettazioni e la giustizia. Domani deciderà altre cose, magari si metterà d’accordo sulla Rai e poi sulla legge elettorale, la Costituzione. E così via.
Si è discusso a lungo nei giorni scorsi se il Pd dovesse restare fermo alla “foto di Vasto” – quella tra Bersani, Vendola e Di Pietro – oppure evolvere. Oggi la foto è cambiata. Da Vasto si è passati alla foto di Casini. Ed è la giusta immagine di un Pd che al di là delle sue schermaglie interne è l’architrave di questa fase politica. Non a caso, nella foto, Bersani ride.