Non c’è pace per l’aeroporto Federico Fellini di Rimini-San Marino, già a rischio soppressione secondo gli studi nazionali di settore oggi in mano al ministro Corrado Passera. Per la società di gestione Aeradria, già alle prese con i creditori (le ditte Cooperativa Braccianti e Pesaresi hanno minacciato di fare causa per il milione e 321 mila euro di lavori alla malconcia pista quest’estate), con un mutuo ventennale da 21 milioni di euro e con i nodi delle alleanze sempre da sciogliere con Bologna e con Forlì, arriva una mazzata targata Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile.
L’ente che per il Fellini ha rilasciato una certificazione triennale in scadenza il prossimo novembre e tutta da rinnovare. Dopo alcune ispezioni negli ultimi mesi allo scalo di Miramare, il risultato è che ci sarebbero troppe disfunzioni. E, dunque, sarebbe necessario tagliare la portata dei passeggeri: altro che i 920.459 raggiunti nel 2011 o il milione e oltre previsto dal 2012 in poi- tira le somme Enac- a Rimini bisogna fermarsi a 383 mila. Il presidente di Aeradria, l’avvocato riccionese Massimo Masini che per quest’anno ha già promesso il pareggio di bilancio della società di gestione, dice che è tutto a posto e i problemi sono ormai superati. Per sanare tutto, però, c’è da correre.
Ecco uno dei verbali Enav, stilato dopo un sopralluogo all’aeroporto lo scorso 25 gennaio: “L’aumento del traffico dell’anno 2011, rispetto al precedente (66% circa nel numero dei passeggeri e 25% circa nel numero dei movimenti), ha mostrato che l’organizzazione del Gestore non è idonea ed appropriata per la gestione dello scalo in continuità ed efficienza, secondo quanto prescritto dal Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti. A tal fine- quale misura di mitigazione- si limita il numero dei movimenti per l’anno in corso a 8.180 (movimenti mese 876 max). La limitazione imposta rimane confermata sino a che il Gestore non presenta un programma d’adeguamento della struttura organizzativa per la risoluzione delle carenze riscontrate”.
Gli ispettori Enav puntano il dito sulla gestione del personale, quell’ottantina di dipendenti coordinata senza, a quanto pare, una precisa gestione-suddivisione dei ruoli e delle responsabilità. Masini conosce bene le difficoltà ma mira a tranquillizzare. Il presidente, anzitutto, considera “imminente” il provvedimento Enac che prevede la piena operatività dello scalo nella fascia oltre il milione di passeggeri, così come contemplato dal piano voli 2012 di Aeradria. E dopo l’incontro del 23 febbraio nella sede Enac-Direzione Operazioni di Venezia, la società riminese ha presentato (per la precisione lo scorso 1 marzo) “un piano d’intervento per la rimozione delle problematiche poste in essere” da Enac. Masini conferma che i rilievi dell’ente nazionale riguardano il completamento dei lavori in corso sulle fasce antipolvere dello scalo, peggiorate anche a seguito delle recenti nevicate, e sui raccordi, nonché il rifacimento di alcune parti del piazzale sosta aeromobili.
Tutte opere che seguono al completo rifacimento della pista di volo portato a termine nel 2011, proprio quello cui hanno contribuito con il proprio lavoro le ditte Cooperativa Braccianti e Pesaresi. Il presidente di Aeradria promette: “I lavori sulle fasce antipolvere, sui raccordi e su diverse parti del piazzale sosta aeromobili così come richiesti da Enac saranno completati nel giro di alcune settimane”. E il personale? “La riorganizzazione del settore operativo è già in atto”, segnala Masini. In effetti, sono già state comunicate alcune responsabilità di vertice. Sono confermati i responsabili Progettazione Infrastrutture-Sistemi, Vanna Murgia, e Terminal, Rodolfo Vezzelli. C’è la proposta di nomina del nuovo responsabile Area Movimento, Massimo Kolletzek, e del collega Area Manutenzione Infrastrutture e Sistemi, Giorgio Ravaioli. Chiudono il cerchio il Safety Manager, Simona Lotti, con l’attuale interim in capo all’Accountable Manager Claudio Fiume.