Al comune di Bologna scoppia la guerra delle poltrone. O meglio della poltrona e non per modo di dire. Si tratta della Aeron Posturefit, un meraviglioso esemplare di sedile ergonomico, comprato dal segretario generale di Palazzo d’Accursio con soldi pubblici per la cifra di 1.609,30 euro. Motivo dell’acquisto? Un presunto problema alla schiena del dirigente comunale
Luca Uguccioni, che non ha negato di avere nel suo ufficio questo pezzo di design, ha ammesso di essersi sorpreso anche lui per il costo e si è giustificato sottolineando che si tratta di una sedia professionale, la stessa usata negli altri Comuni dove aveva lavorato. La questione è stata sollevata in consiglio comunale dopo essere stata denunciata in un volantino della Uil. E casca a pennello proprio nei giorni molto difficili per l’ente guidato dal sindaco Pd, Virginio Merola.
Il primo cittadino ha infatti appena dichiarato guerra ai tagli del governo Monti e il Comune è da giorni in esercizio provvisorio, perché senza aumentare ancora di più le tasse non riesce a chiudere il proprio bilancio.
Forse anche per questo, proprio Merola ha usato termini duri, invitando, senza troppi giri di parole, a restituire la sedia. “Sono certo che il segretario generale del comune di Bologna, Luca Uguccioni, restituirà la poltrona. Comprendo la buona fede e comprendo che si sia voluto ammodernare l’arredamento – ha detto Merola – ma abbiamo detto a inizio mandato che rigore e sobrietà sono fondamentali nei rapporti coi cittadini”. Detto, fatto. In serata il giovane segretario ha alzato bandiera bianca, decidendo di pagare di tasca sua l’avveniristica poltrona. Difficile restituirla all’azienda produttrice.
Naturalmente durante tutta la giornata le opposizioni si sono scatenate, soprattutto su Facebook. “Dice che ha mal di schiena e che non ne può fare a meno. Peccato che anche io abbia mal di schiena – ha ironizzato su Facebook Massimo Bugani del Movimento 5 stelle – ma sieda ogni giorno su uno sgabello rotto del 1984, che è davanti alla scrivania del mio ufficio. So benissimo che 1.609,30 euro non risolveranno mai i problemi del nostro bilancio, ma ritengo che sia dovere di un ente pubblico e dei suoi dipendenti dare un esempio di sobrietà ai cittadini, ai quali stiamo chiedendo enormi sacrifici”. Il capogruppo del Pdl, Marco Lisei, ha invece postato l’immagine della sedia: “La mia ne costa 49 euro ed è comodissima”.
Per la giunta Merola insomma l’ennesima gaffe. L’ultimo in ordine di tempo il caso dell’ex capo di gabinetto del sindaco, finito sotto accusa per non aver avuto i titoli di studio che gli sarebbero serviti a tenere la carica. Poi le previsioni azzeccate a pochi giorni della chiusura di alcuni bandi per dirigenti prima, e non per ultimo la lista “annunciata” dei neo assunti dalla Fondazione Cineteca. Oggi infine la “scivolata sulla sedia”.