“Il nostro sistema produttivo, e la sua caratura manifatturiera, è invischiato in una crisi profondissima con prospettive pericolose di declino”, osserva il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere: “La cosiddetta ‘recessione tecnica’ comincia a dispiegare i suoi effetti sui lavoratori con un balzo deciso nella richiesta di ore di cassa”. Nel dettaglio dell’analisi della Cgil, il ricorso alla cassa integrazione ordinaria (cigo) torna a crescere prepotentemente a febbraio attestandosi ad un +23,90% sul mese precedente per un monte ore pari a 25.149.875. Nei primi due mesi del 2012 il totale delle ore di cigo è stato pari a 45.448.305 con un aumento sullo stesso periodo dello scorso anno del +21,47%. “La cigo aumenta in tutti i settori, anche se meno di quanto era atteso in considerazione del maltempo, tranne l’edilizia ma non è un buon segnale alla luce dell’andamento del settore per la cassa straordinaria e quella in deroga”.
In aumento la richiesta di ore anche per la cassa integrazione straordinaria (cigs) dove il monte complessivo registrato a febbraio è stato pari a 25.764.629 per un +20,39% su gennaio. Le ore registrate nei due mesi di quest’anno (47.165.654) flettono del -11,56% sullo stesso periodo dell’anno passato. Infine la cassa integrazione in deroga (cigd) con le sue 31.073.764 ore di febbraio aumenta consistentemente sul mese precedente del +133,96%, così come il dato del periodo gennaio-febbraio, pari a 45.355.505 ore autorizzate, segna un +10,44% sullo stesso bimestre del 2011. I settori che presentano un maggiore volume di ricorso alla cigs in questi due mesi sono quello del commercio con 15.054.797 ore (+28,46%) e il meccanico con 9.453.924 (-22,12%). Le regioni maggiormente esposte con la cassa in deroga da inizio anno sono la Lombardia con 8.903.423 ore, il Veneto con 6.531.212 e il Lazio con 4.714.616 ore.
In diminuzione a febbraio il numero di aziende che fanno ricorso ai decreti di cigs. Da gennaio sono state 824 per un -30,23% sullo stesso periodo del 2011 e riguardano 1.568 unità aziendali (-13,61% sull’anno passato). La richiesta di decreti cigs da parte di gruppi industriali con insediamenti in piu’ territori resta maggiore, anche nella riduzione del numero di decreti, rispetto alle aziende presenti in un unico territorio. Diminuisce il ricorso per crisi aziendale (447 domande per un -41,80%) ma rappresenta il 54,25% del totale dei decreti, cosi’ come frena il ricorso al fallimento (63 domande per un -20,25%).