Cento euro di ammenda per un mozzicone di sigaretta buttato per terra. Questo il provvedimento normativo deciso dalla giunta del sindaco Tiziano Tagliani che entrerà in vigore tra dieci giorni nella città estense. Saranno i 160 vigili e le 120 guardie ecologiche volontarie ferraresi a poter comminare, grazie al permesso del prefetto, le multe.
“La città è di tutti, più riusciamo a tenerla pulita, più si attiverà un meccanismo di emulazione per cui gli incivili saranno incentivati a smettere di buttare cicche per terra”, ha dichiarato Tagliani, fiero di questa nuova sanzione che ricalca lo spirito di quella ideata per chi faceva palle di neve l’inverno scorso in città, “Non se ne poteva più di vedere cumuli di sigarette buttate sul selciato, soprattutto davanti ai bar, i ristoranti e le università”.
Il problema principale oltreché estetico/sanitario sembra essere quello economico. “Pulire le strade ci costa il triplo”, spiega l’assessore all’ambiente, Rossella Zadro, “e ci costa di più soprattutto per la manutenzione della viabilità perché per ripulire i sanpietrini con gli aspiratori si rende la pavimentazione più fragile”. Dati alla mano, gli ambientalisti sostengono che i mozziconi di sigaretta necessitino di cinque anni per diventare biodegradabili in strada e qualcosa di meno in acqua.
Una sanzione, quella ferrarese, tutto sommato modesta, se si pensa che lo stesso “reato” a Trento o a Lecce viene a costare per il trasgressore 500 euro (35 euro a Parigi): “Confido nell’effetto deterrente. Non vogliamo essere repressivi, ma preventivi. La multa deve essere applicabile, 500 euro come a Trento sono troppe”.
E c’è già chi tra i proprietari di locali ha anticipato l’attivazione del provvedimento, cominciando a installare posacenere fuori dai propri negozi: “Il Comune ha inserito una dozzina di raccoglitori nel viale principale della città”, chiosa il sindaco. Ma l’esigua quantità di posacenere non pare ancora essere sufficiente per le centinaia di fumatori che da fine mese rischieranno multe salatissime.
d.t.