L'ex Presidente del Consiglio nel 2011 ha dichiarato 8 milioni in più rispetto all'anno precedente. Imponibile di 1.5 milioni per Mario Monti e Di Pietro supera Alfano. L'ex tesoriere della Margherita ha sottoscritto l' 87,4% del capitale sociale del giornale Europa
Il reddito dell’ex presidente del Consiglio, dichiarato nel 2011 e relativo all’anno precedente è di 48.180.792 euro, vale a dire circa otto milioni in più rispetto a quanto dichiarato lo scorso anno, ovvero 40.897.004. Per quanto riguarda beni immobili e mobili l’unica variazione che risulta è l’acquisto di un immobile a Lampedusa il 28 giugno dello scorso anno. Tra le proprietà dichiarate ci sono due appartamenti uso abitazione in Milano e due box, insieme ad altri tre appartamenti sempre nel capoluogo lombardo. Berlusconi dichiara anche comproprietà al 7,46 per cento di parti comuni in Milano, un immobile nel comune di Lesa, e uno a Antigua cui si aggiunge anche un terreno. Ma i beni immobili ad Antigua sono scesi da tre a due.
Inoltre, non risultano nuovi acquisti per quanto riguarda autovetture e imbarcazioni da diporto e partecipazioni nelle società. Invariati anche tre depositi di gestione patrimoniale e il deposito amministrato presso la Banca Popolare di Sondrio, il Monte dei Paschi di Siena e la Banca Arner Italia Spa. Tra i beni immobili intestati a Berlusconi risultano due appartamenti in uso abitazione a Milano, due box e altri tre appartamenti sempre a Milano ed una comproprietà. Nella dichiarazione dei redditi è poi iscritto un immobile nel comune di Lesa e alcune proprietà nell’isola di Antigua.
L’attuale presidente del Consiglio e senatore a vita Mario Monti ha dichiarato come imponibile per l’anno 2010 1.513.030 euro. La moglie, Elsa Antonioli, ha avuto come imponibile 20.894 euro. Svariati i beni immobili del professore: 40% di un ufficio, due negozi e un deposito a Milano; 50% di una casa a Bruxelles; 50% di una casa e due box a Milano. Sempre nel capoluogo lombardo il 100% di una casa e un box. Altre proprietà a Varese: nove case e sei box, un negozio e il 50% di un terreno. Le automobili sono una Lancia Dedra del ’95 e una Lancia K del ’98. La moglie possiede il 10% di un ufficio e due negozi a Milano; il 50% di quattro case sempre a Milano e un seminterrato sempre nel capoluogo lombardo. Elsa Antonioli possiede inoltre il 50% di due villini con terreno a Novara e il 50% della casa a Bruxelles e una Lancia Musa del 2009.
Tra i leader di partito il più ricco è Gianfranco Fini con 201.115 euro dichiarati per il 2011. Segue a poca distanza il numero uno dell’Idv, Antonio Di Pietro, con 182.207 euro. Di Pietro, che nella dichiarazione dei redditi del 2011 ha segnalato l’acquisto di alcuni terreni a Montenero di Bisaccia, guadagna di più del segretario del Pdl, Angelino Alfano, che ha denunciato al fisco 169.317 euro. Seguono poi il leader del Pd, Pier Luigi Bersani, con 136.885 euro, Francesco Rutelli con 131.252 e Umberto Bossi con 124.871 in calo rispetto all’anno precedente, quando ammontava a 167.957. ‘Ultimo’ tra i leader di partito, Pier Ferdinando Casini, il cui reddito imponibile nel 2011, quindi riferibile al 2010, è di 116.986 euro. Ma a suo nome risulta una fitta compravendita di azioni. Tra quelle vendute spiccano le 1.525 azioni di Unicredit, tra gli acquisti c’è invece Intesa Sanpaolo con 967 azioni.
Per quanto riguarda i presidenti delle due Camere, Renato Schifani è più ricco del suo omologo alla Camera, Gianfranco Fini. La seconda carica dello Stato ha, infatti, dichiarato un reddito imponibile di 223.939 euro contro i 201.115 euro di Fini. Il reddito di Schifani è leggermente calato rispetto a quello della precedente dichiarazione (229.918 euro), mentre quello di Fini è aumentato visto che lo scorso anno aveva dichiarato 186.563 euro.
Il capogruppo più facoltoso alla Camera è Siegfried Brugger (gruppo Misto). Nonostante una flessione rispetto al reddito dichiarato nel 2010, Brugger guida la classifica con 238.091 euro di imponibile. A seguirlo, di poco distante, è il presidente dei deputati del Pd, Dario Franceschini, con 225.854 euro. Il terzo in classifica è il presidente di Popolo e Territorio, Silvano Moffa, con 167.132 euro di imponibile, seguito da Gianpaolo Dozzo, della Lega, che dichiara 163.607 euro. Subito dopo Fabrizio Cicchitto del Pdl, con 157.452 euro percepiti nel 2010; quindi Massimo Donadi dell’Idv con 151.197 euro. In fondo alla classifica il presidente del deputati di Fli, Benedetto Della Vedova, con 125.360 euro e Pier Ferdinando Casini con 116.986 euro.
Tra i redditi disponibili anche quello di Luigi Lusi, l’ex tesoriere della Margherita al centro di un’inchiesta giudiziaria per appropriazione indebita per 13,5 milioni di euro dalle casse del partito. Il reddito imponibile per il 2010 (dichiarato nel 2011) è di 304.926 euro mentre l’anno precedente era stato di 320.165. Lusi ha sottoscritto come capitale sociale del giornale Europa 84.893 euro, pari all’87,4% del totale (97.189). Come variazione dalla precedente dichiarazione dei redditi l’ex senatore del Pd ha venduto una Lancia Delta del 2009 e una Mercedes Ml e ha comprato una Fiat 500.