Prima di iniziare la carriera militare Robert Bales - il sergente ritenuto responsabile dell'uccisione di 17 civili afghani - faceva il consulente finanziario. Un'attività che gli ha permesso di far sparire 600mila dollari dal fondo pensione di due anziani coniugi dell'Ohio e per la quale è stato condannato a pagare 1.490.875 dollari fra danni e spese legali. Una cifra mai corrisposta grazie all'ingresso nell'U.S. Army
Il sergente americano accusato ufficialmente di aver ucciso 17 civili afghani, incluso 9 bambini, nei due villaggi nella provincia di Kandahar la notte dell’11 marzo scorso era già stato dichiarato colpevole di frode fiscale. Prima di iniziare la carriera militare alla fine del 2001 Robert Bales faceva il consulente finanziario: un’attività che gli ha permesso di derubare circa 600.000 dollari dal fondo pensione dell’anziano Gary Liebschner di Carroll, in Ohio. A raccontare il particolare, l’agenzia indipendente statunitense Financial industry regulatory authority (Finra), che controlla le operazioni di borsa e i mercati di cambio.
“ Se ne è approfittato”, dice Gary Liebschner, un ex cliente di Bales, “ci ha preso una montagna di soldi che si poi intascato come commissioni”. Nel 2003 la Finra aveva riscontrato che il soldato aveva commesso i reati di frode, violazione del dovere fiduciario – quando cioè gli interessi del cliente non sono la priorità ma si fa un uso improprio dei fondi affidati – contrattazioni non autorizzate – in gergo “churning”, consistente nel produrre operazioni di borsa insensate con l’unico scopo di incassare retrocessioni dopo ogni operazione di borsa – spesso all’insaputa del cliente, e investimenti impropri: tutte operazioni che invece di aumentare il capitale del cliente lo danneggiano a beneficio di chi gestisce i soldi. Prima di lanciarsi nella finanza, Bales avrebbe lavorato in 5 aziende nel giro di 5 anni. “Voleva fare il consulente finanziario – dice Robert K. Cargin, che lo aveva assunto nel settembre del 2000 alla Quantum Securities Corporation – Semplicemente non ha funzionato”. Da una parte avrebbe commerciato in azioni, un buon investimento secondo Cargin, dall’altra avrebbe cercato di sfruttare l’amicizia con Marc Edwards, un professionista di football con cui giocava nella squadra del liceo di Norwood, un’enclave di Cincinnati. Cargin lo avrebbe assunto anche per questa amicizia, anche se Edwards non è diventato mai cliente della Quantum Securities.
Bales dal 1993 al 1996 ha studiato economia all’Ohio State University senza mai terminare gli studi. Fra il marzo 1988 e il settembre 1999 è stato accusato di frode da parte di Gary Liebschner e sua moglie Carroll, in Ohio. Il soldato ha venduto le azioni della AT&T e altri fondi, intascando le commissioni, fino a 16.000 dollari al giorno, mentre i coniugi perdevano tutto. Oltretutto Bales non si è mai presentato all’udienza sul caso. Nel 2003 la Finra ha accertato la frode ai danni dei Liebschner e di altri 7 clienti, che hanno perso oltre 500.000 dollari. Dopo averlo dichiarato colpevole, l’arbitrato condotto dalla Finra ha chiesto a Bales di pagare 1.490.875 dollari fra danni e spese legali, escluso gli interessi. L’azienda che al tempo impiegava Bales e che ora è chiusa, la Michael Patterson Inc., e Michael Patterson, il fondatore della società, sono stati ritenuti responsabili del pagamento insieme a Bales. Ma nel 2001 lui aveva già iniziato la carriera militare e non ha mai risarcito neanche un centesimo della somma.
Il 38enne soldato Bales, padre di due bambini, è accusato dagli Stati Uniti non solo dell’omicidio di 17 persone ma di tentato omicidio di altre 6. Le vittime dormivano nei loro letti quando Bales gli avrebbe sparato. L’accusa sostiene che avrebbe anche bruciato alcuni dei corpi. Gli investigatori afghani però, che stanno svolgendo un’inchiesta separata da quella del governo statunitense, sono convinti che non basti un soldato per uccidere così tante persone in due villaggi vicini in meno di un’ora. Stanno così considerando la possibilità che nel massacro siano coinvolti altri 15 o 20 soldati americani, divisi in due gruppi. All’incontro con il presidente Karzai, i familiari delle vittime hanno insistito nel ribadire che i militari coinvolti erano diversi. Nonostante le testimonianze, le autorità americane si sono rifiutate di cooperare con quelle afghane.
Sembra insomma che le autorità statunitensi abbiano trovato il colpevole perfetto, un uomo non sano che si era già macchiato di quello che negli Stati Uniti è considerato uno dei reati più gravi, la frode finanziaria. Ma il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, ha dichiarato alla Reuters di non fidarsi della versione data dal governo americano e ha promesso vendetta. “Questa è stata un’attività pianificata. Di sicuro ci vendicheremo contro le forze armate americane. Non ci fidiamo di questi processi”.