Secondo il ministro dello Sviluppo economico si tratta di "una scelta per fare quadrare i conti". La riforma del lavoro è stata approvata dai membri dell'esecutivo "con grande convinzione"
Dal Forum della Confcommercio a Cernobbio, Passera ha puntualizzato: ”E’ chiaro che si trovassero altre fonti strutturali per evitare questo sarebbe meglio per tutti”. Nei primi quattro mesi a Palazzo Chigi, il governo Monti ha intrapreso “iniziative strutturali, su riforma lavoro e produttività” ma, riconosce il ministro, “oggi dobbiamo impegnarci sui capitoli della crescita, spending review e recupero evasione perché da lì possono arrivare risorse. L’impegno è quello di evitare di usare la clausola Iva”, conclude Passera.
La riforma del lavoro approvata dal governo “è un pezzo forte” del piano dell’esecutivo Monti per la crescita economica del Paese, così come il testo sulle liberalizzazioni “è un altro pezzo importante”. Per il ministro si tratta “di singoli pezzi in un unico piano che mese dopo mese si sta realizzando”. Passera ha poi negato che ieri ci siano state divisioni all’interno del Consiglio dei ministri per la riforma del lavoro, “approvata con grande convinzione”. Si tratta di una legge “completa, equilibrata, orientata allo sviluppo e riduce la piaga del precariato”.