Ieri la protesta, oggi il dibattito.  Dopo l’Urlo collettivo di genitori e insegnanti per invocare una “nuova primavera della scuola” , al via, a Bologna, la seconda giornata di mobilitazione in difesa dell’istruzione pubblica. Due gli appuntamenti principali. Al Teatro Testoni in programma la Convenzione per la scuola bene comune (http://www.urlodellascuola.it/?page_id=980): sul palco si alterneranno fino a sera interventi, dibattiti, rappresentazioni teatrali e musicali. Contemporaneamente, la sede di piazza Scaravilli dell’ateneo bolognese ospita l’Assemblea nazionale dell’Università bene comune (http://coordinamentoprecariuniversita.wordpress.com/universita-bene-comune/). “Un confronto per tentare di tracciare linee guida, che possano rappresentare il nucleo essenziale di proposte contro il progressivo smantellamento dell’università pubblica italiana”.

Ad inaugurare i lavori per la Convenzione per la scuola bene comune sarà l’intervento di padre Alex Zanotelli (in programma alle 10:10), seguito da quelli di Costanza Boccardi, Mila Spicola, Mauro Boarelli. Dopo una pausa pranzo, si riprenderà la discussione alle 14, con le “mille voci della scuola”, spazio dedicato agli interventi di genitori e insegnanti prenotati via web. Alle 17, in sala, ognuno potrà fare portare il proprio contributo con delle brevi dichiarazioni, in previsione di raggiungere delle proposte finali e collettive con il dibattito delle 17:30. Chiuderanno il sipario gli spettacoli di Maurizio Cardillo, Gaspare Palmieri e Christian Grassilli, Bruno Stori e Andrea Rivera.

Contemporaneamente in piazza Scaravilli si riunirà il mondo accademico per l’Assemblea nazionale dell’università bene comune.  Anche qui la partenza è prevista alle 10, con gli interventi introduttivi sui temi all’ordine del giorno inviati agli organizzatori, ai quali seguirà il dibattito. Il pomeriggio, dalle 14:00, sarà invece dedicato a discutere il documento conclusivo da votare entro fine giornata. L’obiettivo è “raccogliere le forze più sensibili ai temi dell’istruzione pubblica, per discutere su come lanciare una grande campagna per la difesa e il rinnovamento della scuola di tutte e di tutti, così che possa essere all’avanguardia, laica, libera, solidale, come la scuola immaginata dalla nostra Costituzione”.

Priva di bandiere politiche o sindacali, la due giorni che si conclude oggi è stata messa in piedi da diverse associazioni e comitati che ruotano intorno al mondo dell’istruzione. Tra i quali l’ Assemblea genitori e insegnanti delle scuole bolognesi e della provincia, il Comitato insegnanti precari, il Centro iniziative per la scuola pubblica di Roma, la Rete 29 aprile, il collettivo bolognese Docenti preoccupati, e il Coordinamento nazionale dei professori associati. A questa lista va poi aggiunta quella ancora più lunga delle adesioni, eccellenti e non. Sono almeno 80 quelle collettive di associazioni o gruppi, e 1500 quelle individuali, tra le quali quella del filosofo Gianni Vattimo, degli attori Paolo Villaggio, Ascanio Celestini, Ivano Marescotti e Diego Abatantuono, del vignettista Vauro, dei cantautori Francesco Guccini ed Edoardo Bennato.

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