Santarcangelo si è vestita a festa per l’ultimo saluto a Tonino Guerra. La giornata calda di primavera ha fatto il resto e la piazza Ganganelli era tutto un tripudio di luce e colori: i disegni del maestro stampati da Riccardo Pascucci sulle vele di canapa sventolavano sulla facciata del palazzo comunale, quelli dei bimbi delle scuole elementari ornavano le finestre del grande edificio, dal quale pendeva uno striscione con su scritto “Ciao Tonino”.
Nei due giorni in cui è rimasta aperta la camera ardente si sono succeduti migliaia di cittadini, numerosi sindaci e personalità istituzionali, del mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo. Tra questi, hanno fatto visita al maestro i fratelli Paolo e Vittorio Taviani, la vedova di Michelangelo Antonioni Enrica Fico, Walter Veltroni, Sergio Cofferati, Vasco Errani, Sergio Zavoli, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, il presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali, l’assessore regionale al turismo e al commercio Maurizio Melucci.
A dare il suo personale addio a Tonino Guerra c’era anche il vecchio amico Flavio Nicolini (classe 1924). Lui che tra le tante collaborazioni è stato aiuto regista di Antonioni in “Deserto rosso” è l’ultimo rimasto di un circolo di artisti e intellettuali, che negli anni cinquanta/sessanta diede vita a una sorta di scuola di Atene nel paesello della Valmarecchia. Santarcangelo allora era il luogo in cui venivano ideate e partorite le opere dei cineasti Elio Petri e Michelangelo Antonioni, degli scrittori Raffaello Baldini e Nino Pedretti, dei pittori Alberto Sughi, Marcello Muccini, Renzo Vespignani. Chiusa la camera ardente allestita nella sala del Consiglio comunale, poco dopo le 11 di stamattina in piazza Ganganelli si è svolta la commemorazione in ricordo del poeta, che se n’è andato, il 21 marzo, lasciando il posto alla primavera.
Le celebrazioni in piazza si sono aperte con i telegrammi letti dal Presidente dell’Associazione culturale Tonino Guerra, Carlo Sancisi, e inviati dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dal Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini, dall’Ambasciatore della Federazione Russa a Roma Alexey Meshkov e dallo scultore Arnaldo Pomodoro. Dopo la lettura dei telegrammi, per ricordare il poeta sono intervenuti il sindaco di Santarcangelo Mauro Morri, il senatore Sergio Zavoli e la professoressa e critica d’arte Paola Volkova.
Il giorno 16 il maestro aveva compiuto 92 anni e, come ha osservato Sergio Zavoli: “Il da fare che si erano dati Santarcangelo e Pennabilli, nel dividersi i festeggiamenti del poeta, è stato commovente”. “Fortunati i luoghi –ha proseguito Zavoli citando Cesare Pavese- che si contendono una creatura in cui riconoscersi, che possono vantare qualcosa di comune”.
Per il presidente della commissione di vigilanza della Rai “Tonino era tutt’uno con questo piccolo mondo, trasformato nell’universo delle sue poesie, ognuna con l’inimitabile alleanza degli occhi e del cuore, di un poeta che porta i pensieri e le cose a un’altezza sorprendente”.
“Noi non siamo -ha aggiunto commosso Zavoli- chi poté dire, di fronte all’amico morto, con la stessa solennità di Garcia Lorca afflitto per la perdita di Ignazio: ‘Tarderà a nascere, se nascerà, un altro come te’. Noi siamo solo i tuoi amici, Tonino, che hanno avuto la fortuna di conoscerti, accanto alle persone che hanno vissuto, con te, lo scambievole privilegio di amarsi”. Zavoli ha poi ricordato la deportazione di Guerra, i suoi capolavori nella poesia dialettale che “faranno il giro del vento e dei Paesi”, la fama di sceneggiatore che arrivò a Los Angeles e che gli valse il Premio alla carriera Jean Renoir. Poi si è soffermato sul rapporto tra Guerra e Fellini: “Non si è mai parlato di una circostanza singolare: solo 10 km della medesima strada, da Rimini a Santarcangelo dividevano due creature venute al mondo per così dire, l’una accanto all’altra e vissute per oltre mezzo secolo sotto gli stessi riflettori. Fu “Amarcord” a celebrare una comunanza che riportò Federico e Tonino a casa, sospinti dagli stessi ricordi e dalla nuova immaginazione, prolungando quella sorta di lenta contiguità. Non so se questa nostra benedetta Romagna gioiosa e distratta che si commuove a cielo asciutto e abbonda negli affetti, così ribalda e tenera, sfrontata e timida, si sia mai stupida che un’aria di collina e di riviera, profumata di poderi e di spiagge, un secolo fa avesse salutato l’arrivo di due ingegni destinati un giorno a incantare le più diverse genti del pianeta”.
Zavoli ha anche lanciato l’idea di intitolare ai due una piazza comune: “Non ho titolo per azzardare proposte, ma riunire in una piazza quell’immaginazione per festeggiare un fenomeno che ha qualche tratto di straordinarietà mi parrebbe un modo di ricordare l’arcana, ma tangibile ubiquità che ha unito i due protagonisti di una leggenda pressoché universale”.
Le celebrazioni per la scomparsa del Maestro proseguono oggi a Pennabilli. Il borgo dell’alta Valmarecchia era per Tonino Guerra “una sorta di eremo civile, una dimensione fantastica da aggiungere a Santarcangelo, la patria mai rinnegata”. Lì il poeta ricevette, tra le altre, la visita del Dalai Lama. Lì trovava il suo humus più naturale, quello che –come ricordato Zavoli- non aveva trovato a Cinecittà.
A Pennabilli nel tardo pomeriggio si terrà un saluto con preghiera nella casa di Guerra e domani, alle 15,30, si svolgerà la funzione religiosa celebrata dal Vescovo di San Marino e del Montefeltro Monsignor Luigi Negri, sul sagrato della Cattedrale di Pennabilli in piazza Vittorio Emanuele. La cerimonia funebre proseguirà poi nel giardino della Casa dei Mandorli.
Tonino Guerra, un giorno, interrogato da Zavoli per l’inchiesta televisiva Credere non credere, venne provocato dal giornalista sui problemi ultimi e rispose: “Camminando nella mia valle spesso sosto davanti ai piccoli rettangoli d’erba, dove si trovano delle croci arrugginite senza nome. Ebbene mi sembra il punto giusto della morte. Sono contrario alle fotografie, alle statue, a tutta la messa in scena di cimiteri senza nessuna poesia. Nei nostri cimiteri della valle la morte è presente in modo più totale e dolce, è un respiro che resta nell’aria, un volo, ed è un rapporto col silenzio e anche con la dimenticanza”.
A vegliare sul silenzio e la dimenticanza di questo mattino di marzo, in piazza Ganganelli a fianco della bara del poeta, c’era l’aurea simplicitas di due rami fioriti di mandorlo.
Emilia Romagna
Veltroni, Cofferati, Zavoli e i fratelli Taviani: “Ciao Tonino e grazie per la tua poesia”
A Sant'Arcangelo in due giorni sono affluiti a migliaia per la camera ardente di Tonino Guerra. Domani i funerali religiosi a Pennabilli
Nei due giorni in cui è rimasta aperta la camera ardente si sono succeduti migliaia di cittadini, numerosi sindaci e personalità istituzionali, del mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo. Tra questi, hanno fatto visita al maestro i fratelli Paolo e Vittorio Taviani, la vedova di Michelangelo Antonioni Enrica Fico, Walter Veltroni, Sergio Cofferati, Vasco Errani, Sergio Zavoli, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, il presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali, l’assessore regionale al turismo e al commercio Maurizio Melucci.
A dare il suo personale addio a Tonino Guerra c’era anche il vecchio amico Flavio Nicolini (classe 1924). Lui che tra le tante collaborazioni è stato aiuto regista di Antonioni in “Deserto rosso” è l’ultimo rimasto di un circolo di artisti e intellettuali, che negli anni cinquanta/sessanta diede vita a una sorta di scuola di Atene nel paesello della Valmarecchia. Santarcangelo allora era il luogo in cui venivano ideate e partorite le opere dei cineasti Elio Petri e Michelangelo Antonioni, degli scrittori Raffaello Baldini e Nino Pedretti, dei pittori Alberto Sughi, Marcello Muccini, Renzo Vespignani. Chiusa la camera ardente allestita nella sala del Consiglio comunale, poco dopo le 11 di stamattina in piazza Ganganelli si è svolta la commemorazione in ricordo del poeta, che se n’è andato, il 21 marzo, lasciando il posto alla primavera.
Le celebrazioni in piazza si sono aperte con i telegrammi letti dal Presidente dell’Associazione culturale Tonino Guerra, Carlo Sancisi, e inviati dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dal Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini, dall’Ambasciatore della Federazione Russa a Roma Alexey Meshkov e dallo scultore Arnaldo Pomodoro. Dopo la lettura dei telegrammi, per ricordare il poeta sono intervenuti il sindaco di Santarcangelo Mauro Morri, il senatore Sergio Zavoli e la professoressa e critica d’arte Paola Volkova.
Il giorno 16 il maestro aveva compiuto 92 anni e, come ha osservato Sergio Zavoli: “Il da fare che si erano dati Santarcangelo e Pennabilli, nel dividersi i festeggiamenti del poeta, è stato commovente”. “Fortunati i luoghi –ha proseguito Zavoli citando Cesare Pavese- che si contendono una creatura in cui riconoscersi, che possono vantare qualcosa di comune”.
Per il presidente della commissione di vigilanza della Rai “Tonino era tutt’uno con questo piccolo mondo, trasformato nell’universo delle sue poesie, ognuna con l’inimitabile alleanza degli occhi e del cuore, di un poeta che porta i pensieri e le cose a un’altezza sorprendente”.
“Noi non siamo -ha aggiunto commosso Zavoli- chi poté dire, di fronte all’amico morto, con la stessa solennità di Garcia Lorca afflitto per la perdita di Ignazio: ‘Tarderà a nascere, se nascerà, un altro come te’. Noi siamo solo i tuoi amici, Tonino, che hanno avuto la fortuna di conoscerti, accanto alle persone che hanno vissuto, con te, lo scambievole privilegio di amarsi”. Zavoli ha poi ricordato la deportazione di Guerra, i suoi capolavori nella poesia dialettale che “faranno il giro del vento e dei Paesi”, la fama di sceneggiatore che arrivò a Los Angeles e che gli valse il Premio alla carriera Jean Renoir. Poi si è soffermato sul rapporto tra Guerra e Fellini: “Non si è mai parlato di una circostanza singolare: solo 10 km della medesima strada, da Rimini a Santarcangelo dividevano due creature venute al mondo per così dire, l’una accanto all’altra e vissute per oltre mezzo secolo sotto gli stessi riflettori. Fu “Amarcord” a celebrare una comunanza che riportò Federico e Tonino a casa, sospinti dagli stessi ricordi e dalla nuova immaginazione, prolungando quella sorta di lenta contiguità. Non so se questa nostra benedetta Romagna gioiosa e distratta che si commuove a cielo asciutto e abbonda negli affetti, così ribalda e tenera, sfrontata e timida, si sia mai stupida che un’aria di collina e di riviera, profumata di poderi e di spiagge, un secolo fa avesse salutato l’arrivo di due ingegni destinati un giorno a incantare le più diverse genti del pianeta”.
Zavoli ha anche lanciato l’idea di intitolare ai due una piazza comune: “Non ho titolo per azzardare proposte, ma riunire in una piazza quell’immaginazione per festeggiare un fenomeno che ha qualche tratto di straordinarietà mi parrebbe un modo di ricordare l’arcana, ma tangibile ubiquità che ha unito i due protagonisti di una leggenda pressoché universale”.
Le celebrazioni per la scomparsa del Maestro proseguono oggi a Pennabilli. Il borgo dell’alta Valmarecchia era per Tonino Guerra “una sorta di eremo civile, una dimensione fantastica da aggiungere a Santarcangelo, la patria mai rinnegata”. Lì il poeta ricevette, tra le altre, la visita del Dalai Lama. Lì trovava il suo humus più naturale, quello che –come ricordato Zavoli- non aveva trovato a Cinecittà.
A Pennabilli nel tardo pomeriggio si terrà un saluto con preghiera nella casa di Guerra e domani, alle 15,30, si svolgerà la funzione religiosa celebrata dal Vescovo di San Marino e del Montefeltro Monsignor Luigi Negri, sul sagrato della Cattedrale di Pennabilli in piazza Vittorio Emanuele. La cerimonia funebre proseguirà poi nel giardino della Casa dei Mandorli.
Tonino Guerra, un giorno, interrogato da Zavoli per l’inchiesta televisiva Credere non credere, venne provocato dal giornalista sui problemi ultimi e rispose: “Camminando nella mia valle spesso sosto davanti ai piccoli rettangoli d’erba, dove si trovano delle croci arrugginite senza nome. Ebbene mi sembra il punto giusto della morte. Sono contrario alle fotografie, alle statue, a tutta la messa in scena di cimiteri senza nessuna poesia. Nei nostri cimiteri della valle la morte è presente in modo più totale e dolce, è un respiro che resta nell’aria, un volo, ed è un rapporto col silenzio e anche con la dimenticanza”.
A vegliare sul silenzio e la dimenticanza di questo mattino di marzo, in piazza Ganganelli a fianco della bara del poeta, c’era l’aurea simplicitas di due rami fioriti di mandorlo.
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Roma, 13 mar. (Adnkronos) - Riforestare. Per mitigare l’inquinamento atmosferico e acustico cittadino, incrementare la biodiversità, ridurre i consumi energetici e migliorare il paesaggio urbano e periurbano insieme alla qualità di vita degli abitanti. Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), sostenuto da Axpo Italia e Pulsee Luce e Gas, lancia il progetto 'RiforestAzione', dedicato alla tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano in 13 città metropolitane d’Italia (Torino, Genova, Milano, Venezia, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Reggio di Calabria, Palermo, Messina, Catania e Cagliari) in cui risiedono più di 21 milioni di persone e la cui estensione complessiva è pari a oltre il 15% del territorio nazionale.
L’iniziativa, svelata oggi all’Orto Botanico di Roma alla presenza di istituzioni e partner, rientra nella Missione 'Rivoluzione verde e transizione ecologica' (M2), Componente 'Tutela del territorio e della risorsa idrica' (C4), del Piano di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Quest’ultimo si inserisce all’interno del programma Next Generation Eu (Ngeu).
Nel caso specifico, l’investimento per la 'tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano', dal valore di 210 milioni di euro, si propone di piantare 4,5 milioni di alberi e arbusti, creando 4.500 ettari di nuove foreste e trapiantando almeno 3,5 milioni di alberi nella loro destinazione finale, mediante un ampio programma di interventi, in grado di proteggere i processi ecologici correlati al funzionamento degli ecosistemi. Si tratta di un progetto altamente rilevante e coerente con il piano 'Eu forest strategy for 2030', dedicato al rafforzamento delle foreste continentali e che ambisce ad aggiungere 3 miliardi di alberi entro il 2030.
Il contributo di Axpo Italia e Pulsee Luce e Gas al progetto del Mase 'RiforestAzione' si declina sotto forma di un supporto diretto alle attività per la sua promozione e comunicazione. Questo impegno si sviluppa attraverso molteplici azioni, a cominciare dalla creazione di una piattaforma digitale con contenuti informativi e di approfondimento sulle azioni di riqualificazione del verde urbano ed extraurbano, curata dalla società urban tech SuperUrbanity.
Oltre alla piattaforma, il progetto prevede la realizzazione di un percorso sul territorio nazionale che andrà a toccare nei prossimi due anni alcune delle città coinvolte nell’iniziativa per farla conoscere alle comunità locali, così come di un percorso didattico, in collaborazione con Fondazione Sylva, che farà tappa nelle scuole per diffondere la cultura ambientale e accrescere le competenze ecologiche dei più giovani.
In più, verrà strutturato un Osservatorio, con durata biennale, che andrà a monitorare l’evoluzione del rapporto tra italiani e verde urbano. A tal proposito, la centralità delle aree verdi è rimarcata dai dati raccolti nella prima ricerca dedicata al progetto 'RiforestAzione' del Pulsee Luce e Gas Index, osservatorio sulle abitudini sostenibili degli italiani sviluppato insieme a Nielsen IQ, da cui emerge che, per l’83% degli intervistati, l’aumento degli spazi con alberi e arbusti è necessario, mentre, per il 90%, le aree verdi sono fondamentali per il proprio benessere psicofisico, segno di un crescente desiderio di ristabilire un contatto con la natura nei luoghi di vita. Da segnalare anche che, per l’87% degli italiani, gli interventi di riqualificazione costituiscono un fattore che può migliorare la valutazione dell’amministrazione pubblica e la percezione di una città.
"Il progetto 'RiforestAzione' rappresenta un tassello importante della strategia nazionale per la tutela dell’ambiente e la qualità della vita nelle nostre città. Il verde urbano ed extraurbano non è solo un elemento estetico, ma una risorsa cruciale per la salute dei cittadini, la lotta ai cambiamenti climatici e la tutela della biodiversità. Con questa iniziativa, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica conferma il proprio impegno concreto nel promuovere una politica ecologica che sia anche una rivoluzione culturale, coinvolgendo istituzioni, imprese e cittadini in un percorso condiviso. Ringraziamo Axpo Italia e Pulsee Luce e Gas per il supporto a un progetto che guarda al futuro delle nostre comunità, con un impatto tangibile e duraturo sul territorio”, rimarca il sottosegretario di Stato al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Claudio Barbaro.
“Le soluzioni nature-based rappresentano un pilastro fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici e nella creazione di città più resilienti e vivibili. Il sostegno di Axpo Italia a questo ambizioso progetto di riforestazione urbana ed extraurbana del Mase è una dimostrazione del nostro impegno continuativo per lo sviluppo sostenibile, in cui il verde diventa un alleato strategico per migliorare il benessere delle persone. Cooperare e tutelare la natura significa investire concretamente nel futuro delle prossime generazioni, rafforzando la capacità delle nostre comunità di affrontare le sfide ambientali con soluzioni innovative e durature”, commenta Salvatore Pinto, presidente di Axpo Italia.
“L'espansione delle aree verdi nelle città metropolitane è un investimento sul nostro futuro, sulla nostra salute e sul nostro benessere. È un modo per riconnetterci con la natura, per riscoprire il valore degli alberi, e per costruire città più vivibili e sostenibili. L’obiettivo al 2026 è completare le operazioni di transplanting del materiale di propagazione forestale (semi o piante) per almeno 3.500.000 alberi e arbusti per il rimboschimento delle aree urbane ed extraurbane. L’obiettivo è creare una rete di corridoi ecologici che colleghino le aree verdi esistenti, favorendo la mobilità della fauna e la dispersione dei semi. Vogliamo trasformare le nostre città metropolitane in ecosistemi resilienti, capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici e di offrire servizi ecosistemici essenziali per la collettività", dice Fabrizio Penna, capo Dipartimento Pnrr Mase.
Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) - “L’accessibilità del farmaco è un tema centrale per la tutela del diritto alla salute dei cittadini e per la sostenibilità del sistema, e i dati diffusi questa mattina non fanno altro che confermare quanto una più ampia dispensazione dei medicinali sul territorio possa contribuire a realizzare migliori esiti di salute e a ridurre i costi sociali a carico di pazienti e caregiver, con un beneficio tangibile anche in termini di riduzione della spesa farmaceutica. Esprimiamo il nostro più vivo apprezzamento al ministro della Salute Orazio Schillaci e al sottosegretario Marcello Gemmato per gli obiettivi perseguiti con la riforma del sistema distributivo dei farmaci introdotta con la Legge di Bilancio 2024, e per l’attenzione mostrata su un tema che impatta in maniera così rilevante sulla quotidianità di pazienti, in particolar modo delle persone anziane e di coloro che vivono nelle aree più interne. Avvicinare il farmaco al cittadino va nella direzione di rafforzare la prossimità dell’assistenza e della cura per una Sanità più accessibile, equa e aderente ai bisogni delle persone”. Lo ha detto Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi), intervenendo sull'evento 'Farmaco accessibile: bilanci e prospettive. Un anno dalla norma', che si è svolto questa mattina ala ministero della Salute.
“La distribuzione del farmaco sul territorio valorizza la prossimità e la professionalità del farmacista e la continuità di servizio dei nostri presìdi per garantire un’assistenza farmaceutica più vicina alle esigenze dei pazienti, ma anche un maggior supporto ai fini della corretta assunzione dei farmaci e dell’aderenza terapeutica, aspetti di fondamentale importanza nella gestione delle malattie croniche nell’ambito di una presa in carico multidisciplinare sul territorio”, ha concluso Mandelli.
Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) - Dopo un anno dall'introduzione delle norme nella Legge di Bilancio 2024 sulla distribuzione di alcune categorie di farmaci "abbiamo fatto il bilancio consuntivo di quella che è stata la prima applicazione di questa normativa, che ha evidenziato degli effetti economici positivi con un significativo trasferimento di medicinali da una modalità di erogazione che incide con un meccanismo organizzato che porta in particolar modo il paziente a dover ritornare due volte in farmacia o addirittura a ottenere questo medicinale, attraverso le farmacie distrettuali ad una modalità convenzionata che quindi consente una pronta disponibilità di questi medicinali a fronte della ricetta medica nella farmacia sotto casa o in prossimità". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Pierluigi Russo, direttore tecnico scientifico dell'Agenzia Italiana del Farmaco intervendo oggi, al ministero della Salute, per l'evento 'Farmaco accessibile: bilanci e prospettive. Un anno dalla norma' .
"Il provvedimento ha un valore molto importante - sottolinea Russo - soprattutto nelle zone d'Italia dove i presidi sanitari sono più distanti e quindi questo ha un effetto positivo in termini di mantenimento della continuità terapeutica soprattutto per malattie croniche, come il diabete". "Grazie alla riclassificazione degli antidiabetici a base di gliptine, e grazie al fatto che si è rivisto il processo di distribuzione di tali farmaci c'è stata una maggiore aderenza terapeutica. Inoltre, l'impatto economico che abbiamo registrato è sostanzialmente una riduzione dei costi per il Servizio sanitario nazionale pari a poco più del 13%. Registriamo un avanzo rispetto al tetto della spesa farmaceutica convenzionata per fine anno che registrerà sempre un avanzo importante comunque di oltre 600 milioni di euro".
L'impatto "è complessivamente positivo, sulla base di questi risultati il tavolo di monitoraggio del ministero della Salute ha dato mandato all'Agenzia italiana del farmaco di procedere con l'individuazione entro il 30 di marzo 2025 di una nuova categoria terapeutica che possa essere in qualche modo considerabile per il trasferimento, la riclassificazione da A-PHT ad A" conclude.
Tel Aviv, 13 mar. (Adnkronos/Afp) - "Stamattina sono stati identificati diversi terroristi che operavano vicino alle truppe dell'Idf nella parte centrale di Gaza e che tentavano di piazzare ordigni esplosivi nel terreno. Un aereo dell'Iaf ha colpito i terroristi". Lo ha reso noto l'esercito israeliano in una nota.
Roma, 13 mar. (Adnkronos) - Nel centrosinistra, per quel che riguarda il fronte politico, sono diverse le adesioni alla manifestazione per l'Europa di sabato prossimo a Roma lanciata da Michele Serra dalle pagine di 'Repubblica'. I leader delle opposizioni ci saranno quasi tutti: Elly Schlein, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Riccardo Magi, Matteo Renzi, Carlo Calenda: "Saremo in piazza con le bandiere europee e con quelle dell’Ucraina e della Georgia", ha scritto sulla sua newsletter il leader di Azione.
A proposito di bandiere, Fratoianni invece ha chiarito: "Io ci andrò con la bandiere della pace, perché fare l’Europa significa difendere il welfare, rilanciare il multilateralismo e costruire la pace". A dire 'no, grazie' è stato invece Giuseppe Conte: "Rispetto per chi manifesta ma per il M5s la piazza è quella del 5 aprile, una piazza aperta a tutti", ha spiegato da Strasburgo dove era andato per protestare contro il piano ReArmEu.
Presenti moltissimi sindaci (in maggioranza di centrosinistra, con qualche eccezione), che formalmente dell'evento sono i promotori. Tra questi, oltre al primo cittadino di Roma Roberto Gualtieri, i colleghi Vito Leccese (Bari), Matteo Lepore (Bologna), Massimo Zedda (Cagliari), Sara Funaro (Firenze), Beppe Sala (Milano), Gaetano Manfredi (Napoli), Stefano Lo Russo (Torino), Luigi Brugnaro (Venezia) tra i tanti.
(Adnkronos) - Tra le adesioni nel Pd spiccano quelle dell'area riformista a partire dal presidente dem Stefano Bonaccini e dalla vice presidente del Parlamento Ue Pina Picierno. Tra gli altri in piazza anche Gianni Cuperlo, Sandra Zampa, Walter Verini, Piero Fassino, Anna Ascani, Simona Malpezzi, solo per citarne alcuni. Ha aderito anche Walter Veltroni: "Mi auguro ci siano solo bandiere dell’Ue", ha detto l'ex segretario Pd a La7.
'Presente' anche da parte di Pier Ferdinando Casini. Mentre l'ex presidente della Camera Gianfranco Fini, proprio a 'Repubblica', sull'iniziativa di Serra ha detto: "È una proposta sensata, non avrei difficoltà ad aderire. Certo, poi bisogna chiedersi l’Europa come la intendiamo". Nel centrodestra l'argomento resta tabù. Qualche (timida) apertura è arrivata da Forza Italia: "L’idea è molto suggestiva. Leggerò la piattaforma e deciderò se aderire", ha detto il vice presidente della Camera Giorgio Mulè.
Discorso diverso nel mondo dell'associazionismo, nella società civile e soprattutto nei sindacati. I leader della troika Maurizio Landini (Cigl), Daniela Fumarola (Cisl) e Pierpaolo Bombardieri (Uil) hanno aderito. Idem da una galassia di sigle che va da Legambiente alla Comunità di Sant'Egidio, dall'Agesci alle associazioni Lgbtq+, dalle Acli a Legacoop, dall'Alleanza per lo sviluppo sostenibile all'Anpi. Massiccia si preannuncia, almeno sulla carta, la presenza di esponenti di spicco del mondo della cultura e dello spettacolo. Tra questi Daniel Pennac, Luciana Littizzetto, Stefano Massini, Claudio Amendola, Pif, Renzo Piano, Antonio Scurati, Roberto Vecchioni, Fabrizio Bentivoglio, Benedetta Tobagi, Antonio Albanese, Luca Bizzarri.
Catania, 13 mar. (Adnkronos) - La Commissione regionale antimafia all'Ars ha ascoltato, alla Prefettura di Catania, il Procuratore generale presso la corte d'Appello di Catania, Carmelo Zuccaro, per fare il punto sulla lotta alla mafia nella provincia. Zuccaro uscendo dalla Prefettura non ha rilasciato dichiarazioni. Nel pomeriggio sarà ascoltato anche il Procuratore di Catania Francesco Curcio.
Washington, 13 mar. (Adnkronos) - Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Pete Hegseth ha discusso di "sicurezza regionale e opportunità per approfondire la cooperazione contro le minacce comuni" con il ministro della Difesa saudita Khalid Bin Salman. Lo ha reso noto il Pentagono.