Una decina di ragazzi ha attaccato verbalmente i volontari dentro al locale. Il segretario nazionale Paolo Patanè: "Non ci faremo intimidire e non faremo alcun passo indietro sulla visibilità omosessuale"
Un gruppo di una decina di giovani ha compiuto ieri sera un’aggressione nei confronti di associati dell’Arcigay di Andria che erano riuniti nella sede dell’organizzazione inaugurata da una decina di giorni.
Secondo quanto denuncia Michele Antolini, presidente Arcigay Bat (Barletta-Andria-Trani), attorno alle 20 i ragazzi, tra i 16 e 18 anni, dopo avere suonato il campanello della sede, hanno aggredito verbalmente le persone che erano dentro prendendo a calci la porta d’ingresso e pretendendo di entrare brandendo una mazza di legno chiodata prelevata poco prima da un cantiere adiacente.
I volontari di Arcigay hanno chiamato la polizia che è arrivata però quando gli aggressori erano già scappati. “Il Comitato promotore Arcigay Bat, Barletta, Andria e Trani – afferma Antolini in una nota – denuncia con forza questo episodio di intolleranza nei confronti dei propri associati che si battono per i diritti e la promozione sociale della popolazione Lgbt della sesta provincia pugliese. E’ una vergogna”.
Solidarietà ai volontari della Bat è stata espressa dal presidente nazionale di Arcigay, Paolo Patanè che definisce l’accaduto “un atto inaccettabile” e sollecita la solidarietà anche delle istituzioni locali.
“E’ l’ennesimo atto di censura che Arcigay subisce – conclude -. Non ci faremo intimidire e non faremo alcun passo indietro sulla visibilità omosessuale”.