Interrogatorio fiume dell'ex tesoriere del partito con i magistrati di Roma: "Abbiamo parlato solo di conti". All'ingresso si era giustificato: "Le spese? Qualcuno deve aver utilizzato la mia carta di credito"
“I vertici della Margheritasapevano”. Lo ha detto ai pm di Roma che lo hanno interrogato per sei ore l’ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi. I magistrati lo hanno interrogato sulle appropriazioni di denaro del senatore dalle casse del partito. La Procura indaga in particolare sull’appropriazione indebita di almeno 20 milioni di euro dalle casse della Margherita di cui il parlamentare è stato tesoriere. L’interrogatorio si è tenuto nell’ufficio del procuratore aggiunto Alberto Caperna alla presenza del procuratore capo Giuseppe Pignatone, al suo primo interrogatorio da quando si è insediato a Roma, e del sostituto Stefano Pesci. Lusi è indagato per appropriazione indebita e per concorso in intestazione fittizia di beni.
“Si è parlato di conti, solo di conti. Ho risposto a tutte le domande dei pm” si è limitato a dire l’ex tesoriere del partito di Rutelli al termine del lungo interrogatorio. Alla domanda se vi sono state fatte nuove contestazioni il parlamentare ha risposto: “Chiedete ai pm, io ho chiarito tutto”. L’avvocato dell’ex tesoriere Luca Petrucci ha dichiarato che nel corso dell’atto “è stato definito tutto il quadro” e che Lusi è “sollevato e sereno”. “Siamo soddisfatti dell’interrogatorio – ha aggiunto Petrucci – di più non possiamo dire perché l’atto è stato secretato dai magistrati”.
In precedenza, rispondendo ai giornalisti all’ingresso in Procura, Lusi aveva rilasciato solo alcune battute sulla pubblicazione delle sue note spesa: “Si vede che qualcuno ha usato la mia carta di credito”. Lusi, inoltre, ha risposto “sì” alla domanda se l’intervista mandata in onda dal programma Servizio Pubblico era stata fatta a sua insaputa ed ha escluso di essere stato lui a fornire una documentazione, riguardante finanziamenti ad altri soggetti, al settimanale L’Espresso.