Luigi Lusi non ha mai affermato che i vertici della Margherita sapevano dei suoi investimenti con i soldi del partito. A dirlo è la Procura di Roma con una nota che così ridimensiona quanto emerso ieri in alcune ricostruzioni delle agenzie di stampa e oggi su alcuni giornali dell’interrogatorio di 6 ore dell’ex tesoriere della Margherita davanti ai magistrati.
“Le ricostruzioni giornalistiche non corrispondono al tenore e al contenuto dell’interrogatorio effettuato nella giornata di ieri – si legge nel comunicato della Procura – In particolare non corrisponde al contenuto dell’atto la ricostruzione, riportata da vari organi di informazione, secondo cui Lusi avrebbe affermato che le operazioni di investimento immobiliare e mobiliare da lui effettuate con i fondi della Margherita sarebbero state concordate o comunque conosciute dai vertici della citata associazione”. “Nel corso dell’interrogatorio -conclude il comunicato- inoltre il tema dell’utilizzo di carte di credito non è stato oggetto di approfondimento”. In effetti era stato lo stesso Lusi, parlando con i giornalisti, a introdurre l’argomento: “Si vede che qualcuno ha usato la mia carta di credito” aveva dichiarato rispondendo alle domande sulla pubblicazione delle sue note spesa delle carte di credito.
In mattinata le ricostruzioni giornalistiche avevano fatto irritare di nuovo la Margherita, i cui vertici sembravano essere chiamati in causa. Tanto che erano partiti colloqui per valutare eventuali azioni giudiziarie a tutela dell’onorabilità del partito e dei singoli dopo il “delirio diffamatorio” di Lusi. Una decisione che avrebbe seguito l’esposto già presentato nelle scorse settimane da Francesco Rutelli. Lo stesso avvocato di Lusi, Luca Petrucci, si era affrettato a smentire: “Leggo, strabiliato, sui giornali di oggi, alcuni resoconti delle 6 ore di interrogatorio. Visto che ero presente, posso affermare che alcuni di questi riportano addirittura dei virgolettati mai pronunciati su circostanze assolutamente non corrispondenti neanche lontanamente a quanto dichiarato dal mio assistito”. “Lusi – ha concluso Petrucci – non ha parlato di fatti o di responsabilità di terzi dei quali non è a conoscenza”.