La famiglia Cosentino ha chiesto il sequestro del libro “Il Casalese”, pubblicato dalla casa editrice Centoautori di Villaricca, e dedicata all’ascesa di Nicola e i suoi fratelli.
Come se non bastasse la famiglia ha anche chiesto un risarcimento pari ad un milione e duecentomila euro, ed ha diffidato chiunque dal promuovere dibattiti e presentazioni.
Tanto ci basta per dichiarare che compreremo il libro, lo diffonderemo, ne parleremo ovunque.
Lo faremo perchè gli autori del libro sono persone coraggiose, che hanno sempre contrastato mafie e camorre, non hanno partecipato ai battesimi e alle feste dei casalesi, non hanno chiesto i loro voti, neanche “a loro insaputa”.
Lo faremo perchè la richiesta di sequestro è un atto barbaro, un tentativo di imbavagliare autori da tempo oscurati, cancellati, emarginati.
Per questo è giusto non solo solidarizzare, ma anche promuovere letture ad alta voce del libro.
Chiunque vorrà e potrà farlo promuova la lettura di alcune pagine, magari in piazza, agli angoli delle strade, da qualche tetto di Caserta.
Chi sa se chiederanno il sequestro di tutto e di tutti, purtroppo per loro e per “I Casalesi”, non riusciranno a cancellare questo libro, ma soprattutto non riusciranno a far sparire tutti i documenti e le testimonianze che sono riportate nel libro “Il Casalese”.