Un gommone alla deriva, 79 migranti etiopi ed eritrei in un viaggio della speranza nelle acque del Mediterraneo. Solo 9 sopravviveranno, gli altri moriranno di fame, di sete, di allucinazioni. Tineke Strik, senatrice olandese, ha ricostruito la vicenda nei dettagli. “Abbiamo le prove che quelle persone hanno chiesto aiuto”, è la sua denuncia. Ma nessuno mosse un dito. Una nave militare si avvicinò al gommone, i naufraghi mostrarono bimbi morti per non lasciare equivoci sul dramma in corso, ma la nave invertì rotta. Un elicottero italiano avvistò il gommone senza avviare i soccorsi perché “non era loro responsabilità”. Eppure, accusa Tineke Strik, “il diritto internazionale parla chiaro. Se non c’è un responsabile certo, il responsabile dei soccorsi diventa il paese che riceve per primo la chiamata di soccorso. Toccava all’Italia assicurarsi che quelle persone venissero soccorse”. Stasera a Presadiretta nello “Speciale Libia” di Riccardo Iacona, su Rai3 alle 21,05, la ricostruzione della tragedia con la testimonianza della senatrice olandese

 

Articolo Precedente

Birmania, l’ira di San Suu Kyi con i cronisti

next
Articolo Successivo

Usa, sparatoria in scuola religiosa: 7 morti

next