Nella proposta di modifica approvata, firmata dal governo dopo la riformulazione di un emendamento di Gilberto Pichetto Fratin, si prevede che “le agenzie fiscali e la guardia di finanza, nell’ambito dell’attività di pianificazione degli accertamenti, tengono conto anche delle segnalazioni non anonime di violazioni tributarie, incluse quelle relative all’obbligo di emissione della ricevuta o dello scontrino fiscale, ovvero del documento certificativo dei corrispettivi”. Slitta invece dal primo maggio al primo giugno 2012 la norma che obbliga ai pagamenti non in contanti per gli stipendi e le pensioni corrisposti da enti e amministrazioni pubbliche oltre i 1.000 euro.
Per quanto riguarda invece la controversa questione dell’istituzione dell’Imu, l’esecutivo è orientato a dare parere favorevole all’emendamento sul decreto legge di semplificazione fiscale che consentirà di pagare a giugno solo l’aliquota base dell’Imu. Il conguaglio verrà pagato a dicembre. Secondo il ministro Piero Giarda “molti comuni non hanno ancora stabilito l’aliquota quindi mi pare di capire che il Governo darà parere favorevole all’emendamento”. Alla domanda su come sia possibile non avere ad aprile né l’aliquota né il codice tributo per l’Imu che si pagherà entro giugno, Giarda risponde: “Questo succede quando ci sono cambiamenti”.
Intanto, Consiglio dei ministri lampo questa mattina a Palazzo Chigi, sotto la presidenza di Mario Monti. Tra i provvedimenti di rilievo la nomina da lungo tempo anticipata di Pier Luigi Celli alla presidenza dell’Enit dopo il parere favorevole delle commissioni parlamentari. All’ordine del giorno anche l’impugnazione di alcune leggi regionali. Il governo ha infatti deciso di intervenire contro “l’Istituzione del Centro regionale sangue in Calabria” perché contrasta con la legge 191/2009 che imponeva di rimuovere gli ostacoli, anche legislativi, al piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario.
Ma ciò su cui il governo è atteso al varco sono le modifiche al testo della riforma del lavoro, in particolare i nodi dell’articolo 18 e il riassetto della disciplina sulle cause di fronte al giudice del lavoro. Intanto, da questa mattina si è insediato al Ministero del Lavoro il tavolo tecnico permanente con il Ministero dell’Economia e l’Inps per affrontare il tema degli ‘esodati’. Il tavolo, “riunito con l’obiettivo di sciogliere ogni possibile dubbio e dare certezze alle stime”, fornirà al ministro del Lavoro entro sette giorni le indicazioni utili a emanare il previsto decreto Interministeriale Lavoro/Economia, entro il termine del 30 giugno fissato dalla legge.