Primi arresti a Roma nell’ambito dell’inchiesta che coinvolge 5 vigili urbani sulla richiesta di mazzette per il rilascio di licenze a commercianti.
Per disposizione del giudice dell’indagine preliminare Filippo Steidl sono finiti agli arresti domiciliari due vigili urbani e un geometra del Comune. Il reato ipotizzato per loro è quello di concussione. A richiedere il provvedimento sono stati il procuratore aggiunto Alberto Caperna e i pubblici ministeri Ilaria Calò e Laura Condemi. L’accusa si riferisce alla pretesa avanzata da diversi dipendenti della polizia municipale di mazzette per il rilascio di autorizzazioni.
Oltre che disporre i tre arresti il magistrato ha anche disposto una serie di perquisizioni. A denunciare i fatti era stato qualche tempo fa un commerciante titolare di una rivendita di vini a Trastevere. Aveva detto di essere stato taglieggiato da alcuni agenti della polizia municipale.