Cultura

Al Rockabilly Rome Festival dove anche i baci delle pin up sono in vendita

Sabato 7 e domenica 8 aprile torna al Micca Club della Capitale la 2da edizione della kermesse sugli anni '50: live tematici di gruppi, dj internazionali, market con abiti vintage, stand con grill&bear, un’esposizione di moto Chopper e auto Kustom, dischi, magliette e un corner per acconciature in perfetto stile

Dopo il “tutto esaurito” della scorsa edizione, sabato 7 e domenica 8 aprile torna a Roma il Rockabilly Festival e a ospitare la kermesse è l’eccentrico locale Micca Club, questa volta anche con una postazione all’aperto dove, tra brillantina, motociclette e giacche di pelle, sfileranno, in tutte le declinazione possibili, i mitici anni Cinquanta. Oltre ai live tematici di gruppi e dj internazionali tra i più impegnati sul genere, anche un market con abiti vintage, stand con grill&bear, un’esposizione di moto Chopper e auto Kustom, dischi e magliette e un corner per acconciature in perfetto stile Rockabilly.

I dj Lalla Hop e Tiki seguiranno l’intera maratona, mentre una manciata di super Pin Up venderanno (davvero!) baci fra gonne a ruota, labbra scarlatte e balli sfrenati. Gli artisti invitati poi promettono una qualità musicale doc: si parte sabato col concerto degli italiani Silva Trio e la loro purissima forma di Rockabilly delle origini, suonato nella formazione tipo che questo genere lanciò negli stati Uniti nei primissimi anni ’50 e, a seguire, gli Izzy and the Catastrophics, mix di rock n ‘roll, swing, surf, honky-tonk e bebop. Domenica invece sarà la volta dei Jack Rabbit Slim, gruppo Garage – Rockabilly di Cambridge e poi dei Monokings, un quartetto di 50’s Wild Rock’n’Roll&Rockabilly.

L’occasione è ghiotta non solo per i fan di un’epoca oggi tornata di gran moda, ma anche per chi, in Italia, è in cerca di appuntamenti forti. Come dimostra Aristofonte.com, il nuovo social network che connette eventi e persone (docenti universitari, consulenti finanziari, psicologi, avvocati, imprenditori, medici, farmacisti, psicologi, commercialisti, giornalisti e via dicendo) in cerca di iniziative fuori dagli schemi (oltre che radical e anche un po’ chic) e che, tra gli altri, è anello di connessione per gli appassionati anche di questo festival.