Ideatore dell'ambizioso progetto del valore di 1,6 milioni di euro, già inserito nel bilancio di previsione 2012 del Campidoglio, è Augusto Bonvicini (Pdl), presidente della commissione Turismo nel XIII Municipio (circoscrizione che comprende il lido ostiense). "Il nostro modello è Dubai" ha detto il protagonista della trovata
Può sembrare una burla, eppure è tutto vero. A Ostia sorgerà un impianto sciistico. Ad un anno di distanza dalla proposta di trasformare il Circo Massimo in una pista da sci di fondo (per fortuna bocciata sul nascere), adesso la neve – quella finta – potrebbe cadere proprio sul litorale romano. Ideatore dell’ambizioso progetto del valore di 1,6 milioni di euro, già inserito nel bilancio di previsione 2012 del Campidoglio, è Augusto Bonvicini (Pdl), presidente della commissione Turismo nel XIII Municipio (circoscrizione che comprende il lido di Ostia). Uno che entra sempre in aula facendo il saluto romano.
“Il modello al quale ci siamo ispirati – dice Bonvicini – è Dubai”. Ci saranno due piste, una da 70 e l’altra da 90 metri, con tanto di skilift. Ma non è tutto, perché il progetto prevede anche campi da golf, piste di pattinaggio, tiro con l’arco e punti ristoro. E i lavori, come promette lo stesso Bonvicini, potranno iniziare già entro quest’anno. “Un follia – sbotta il consigliere municipale Paolo Orneli (Pd), il primo a scoprire pochi giorni fa la singolare proposta – Siamo nelle mani di una banda di cialtroni e di persone completamente scollegate dalla realtà”. Pronta la replica del centrodestra. “Cosa c’è di strano? – si domanda Bonvicini – Aumenterà il turismo, porterà nuovi posti di lavoro e inoltre sarà ecocompatibile”. A dargli man forte sono il presidente del XIII Municipio, Giacomo Vizzani, e il presidente della Commissione Bilancio di Roma Capitale, Federico Guidi. “E’ una proposta di project financing, vale a dire a costo zero per l’amministrazione”, dice il primo. “Se un imprenditore vuole realizzare a sue spese un’opera, per quanto particolare, che può produrre lavoro e occupazione – afferma Guidi – non vi è motivo di scandalo”.
Tutto vero, se non fosse che quella in cui dovrebbe sorgere l’impianto è un’area demaniale. Alcuni consiglieri municipali della stessa circoscrizione parlano inizialmente del lungomare di Ostia come possibile area. Ma, si sa, è già stata prenotata per l’altro grande progetto, tanto caro ad Alemanno e al suo ex-vice Mauro Cutrufo, inserito nel quadro del Secondo Polo Turistico di Roma Capitale 1: il Waterfront. Una colata di cemento che prevede centri commerciali, discoteche, piste da bowling, un laghetto artificiale e tanto altro. A fugare le incertezze ci pensa Bonvicini: “L’impianto sportivo invernale sorgerà nella pineta vicino all’ospedale Grassi”. Siamo a ridosso del parco di Castel Fusano (riserva naturale). Insomma un’area pubblica vincolata a verde – considerata dunque non edificabile – destinata ad uno strambo progetto di un privato.
La protesta, mista ad ilarità, inizia a montare. “Alemanno porti adesso anche il mare a Montemario“, suggerisce il consigliere regionale del Pd Enzo Foschi. E il Campidoglio prova a traccheggiare e a prendere le distanze da Bonvicini (dipinto, con l’entusiasta consenso dello stesso, come il padre del progetto): “In merito a quanto dichiarato dal consigliere municipale del XIII Municipio, Augusto Bonvicini, si precisa che l’opera di cui parla non ha avuto il parere favorevole del Comune di Roma”. Ma allora perché è stato inserito nel piano investimenti con fondi privati?
Passano pochi giorni ed ecco l’altra sorprendente scoperta: quello dell’impianto sciistico ad Ostia è un progetto avviato più di due anni e mezzo fa. Nell’agosto 2009 la giunta municipale esamina la proposta di una società privata (Mission srl), presentata poco meno di un anno prima. Piace. “Viene apprezzata – si legge sul verbale di giunta – e ritenuta degna di nota”. Viene dunque dato mandato agli uffici competenti di approfondirla, in vista di un eventuale bando pubblico per la “realizzazione di un centro per la pratica degli sport invernali sul territorio municipale”. Ad Ostia. “Alemanno e Vizzani (presidente del Municipio XIII, ndr) sapevano tutto e lavoravano a questa assurda idea da due anni e mezzo – denuncia il consigliere municipale Pd Paolo Orneli – Uno scandalo che la proposta di una società privata, da giudicare irricevibile, abbia il potere di far lavorare gli uffici di municipio e comune e arrivare addirittura ad una iscrizione in bilancio”. E’ vero, si tratta di una proposta di bilancio che deve ancora essere approvata. Ma il primo passo (se non il secondo) è stato fatto.