Tutti i dati raccolti da via Nazionale sono riferiti al mese di febbraio. I tassi d’interesse sui mutui sono aumentati lievemente, mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo salgono al 10,10 per cento
Nuovo colpo di freno delle banche ai prestiti a famiglie e imprese, mentre tornano ad aumentare i depositi da parte dei correntisti e vola la raccolta bancaria sul mercato. Secondo i dati raccolti da Bankitalia a febbraio i prestiti hanno segnato +1,3%, tasso minimo da almeno un anno, e la raccolta +0,5%, in positivo dopo 4 mesi di rosso.
A febbraio, i tassi d’interesse sui nuovi prestiti erogati alle società non finanziarie sono diminuiti al 3,80 per cento dal 4,06 di gennaio. La diminuzione è guidata dai tassi sui prestiti di importo superiore a 1 milione di euro (che scendono al 3,09 per cento dal 3,47 per cento del mese precedente) mentre i tassi sui prestiti di importo inferiore a tale soglia scendono in misura minore (4,96 per cento dal 5,01 per cento di gennaio). I tassi d’interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui mutui per l’acquisto di abitazioni erogati nel mese di febbraio alle famiglie sono aumentati lievemente al 4,61 per cento dal 4,55 per cento del mese precedente, mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono aumentati al 10,10 per cento dal 9,91 per cento di gennaio. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono pari all’1,19 per cento (1,16 per cento a gennaio).
Inoltre “a febbraio, il tasso di crescita annuale dei depositi del settore privato è stato pari allo 0,5 per cento, in aumento rispetto al valore negativo (-0,7 per cento) registrato a gennaio. Il tasso di crescita sui dodici mesi della raccolta obbligazionaria è cresciuto al 17,7 per cento dal 16,4 per cento del mese precedente.