Lo ha rivelado Nadia Dagrada nel corso dell'interrogatorio dei pm il 3 aprile. "Il 2003 è stato l'inizio della fine. Tutto iniziato con il contratto di consulenza a Bruxelles a Riccardo Bossi da parte dell’onorevole Speroni"
Nelle casse della Lega Nord sono entrati anche soldi ‘in nero’. Lo ha detto la segretaria amministrativa del Carroccio, Nadia Dagrada, ai pm di Milano e di Napoli, che l’hanno interrogata come testimone il 3 aprile.
La donna ha così confermato ai magistrati quanto era emerso da alcune intercettazioni.
”Mi si chiede se siano entrati nelle casse della Lega Nord soldi in contante ‘in nero’. Sì – ha detto Dagrada ai pm -, mi ricordo che, alcuni anni fa, l’ex amministratore della Lega Nord, Balocchi, portò in cassa 20 milioni di lire in contante dopo essersi recato nell’ufficio di Bossi”. Maurizio Balocchi, morto nel febbraio 2010, è stato tesoriere del Carroccio prima di Belsito.
Nell’interrogatorio con i pm di Napoli e Milano, la segretaria ha affermato di aver appreso dall’ex tesoriere della registrazione di un suo un colloquio con Umberto Bossi nel quale gli aveva “ricordato” tutte le spese sostenute nell’interesse personale della famiglia del Senatùr con i soldi del finanziamento pubblico. “Non so – ha dichiarato Dagrada – se Belsito abbia effettuato tale registrazione. Mi disse di voler utilizzare tale registrazione come strumento di pressione dal momento che volevano farlo fuori”.
E poi rivela che la situazione è precipitata “dopo la malattia del segretario federale Umberto Bossi”. Quindi dall’ictus del 2004, anche se per la segretaria le avvisaglie sono arrivate l’anno prima. “Dopo il 2003 – ha spiegato – c’è stato ‘l’inizio della fine’: si è cominciato con il primo errore, consistito nel fare un contratto di consulenza a Bruxelles a Riccardo Bossi, se non ricordo male da parte dell’onorevole Speroni. Dopo di chè si sono cominciate a pagare, sempre con i soldi provenienti dal finanziamento pubblico, una serie di spese personali a vantaggio di Riccardo Bossi e degli altri familiari. In particolare, con i soldi della Lega venivano pagati i conti personali di Riccardo Bossi, per migliaia di euro, e degli altri familiari, come per esempio i conti dei medici sia per le cure dell’onorevole Bossi sia dei suoi figli. A tal riguardo mi risulta che Belsito paghi con i soldi della Lega tali conti”.