- 20:27 - Milano: testimone morte Ramy, 'mi hanno chiesto di cancellare video'
Milano, 4 dic. (Adnkronos) - "Mi hanno chiesto di cancellare i video". E' l'accusa, messa nero su bianco, da un testimone sentito dal pm di Milano Marco Cirigliano in merito a quanto accaduto la notte tra il 23 e il 24 novembre quando muore Ramy Elgaml, 19 anni, che in sella a uno scooter, guidato da un amico, fugge dai carabinieri. Un episodio che ha infiammato il quartiere Corvetto.
Il giovane testimone, sentito dal magistrato e dai carabinieri, avrebbe raccontato di aver "visto l'impatto", lo scontro tra il T Max in fuga da 8 chilometri, il ragazzo alla guida è risultato senza patente e positivo al Thc, e la gazzella dei carabinieri che nell'inseguire non sarebbe riuscita a evitare la traiettoria del mezzo a due ruote che da via Ripamonti svolta in via Quaranta. Sull'asfalto resta il corpo del ragazzo egiziano, mentre per il ragazzo alla guida, Fares Bouzidi, tunisino di 22 anni, la corsa finisce pochi metri più avanti. All'arrivo di altri carabinieri, il testimone sarebbe stato invitato a cancellare i video. Un invito su cui le indagini sono in corso.
- 20:27 - Cecchettin: busta con tre proiettili recapitata in studio del difensore di Turetta
Milano, 4 dic. (Adnkronos) - Una busta con tre proiettili è stata recapitata nello studio di Padova dell'avvocato Giovanni Caruso, difensore di Filippo Turetta, il ventiduenne condannato ieri all'ergastolo per l'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin. Oggi il legale nel prendere la corrispondenza ha aperto una busta in cui ha trovato tre bossoli. Lo conferma l'avvocato, il quale ha contattato la questura. La busta e i tre proiettili, avvolti in un foglio di carta, saranno analizzati dalla Scientifica.
- 20:22 - **Migranti: hotspot Albania in stand by e arriva 'soccorso' Orban a Meloni, 'modello apripista'**
Roma, 4 dic. (Adnkronos) - Asse sui migranti tra Giorgia Meloni e il primo ministro ungherese Viktor Orban, a Roma per una visita che lo ha condotto sino al Santo Padre, incontrato questa mattina. Mentre i cartelli di +Europa -spuntati a sorpresa nel piazzale antistante Palazzo Chigi a bilaterale in corso- recitano 'No al modello Ungheria', 'Orban you are not welcome', Meloni accoglie con un sorriso il leader ungherese, in procinto di chiudere il semestre di presidenza del Consiglio europeo che in tanti, a Bruxelles, al principio vedevano di cattivo occhio, tanto da spingere più di una voce a chiedere che Orban saltasse il turno, rinviando più avanti la guida dell'organismo europeo. Le cose, come noto, sono andate diversamente, e Meloni oggi si è congratulata con il 'patriota' Orban "per la riuscita della Presidenza semestrale di turno del Consiglio dell'Unione europea", in barba a chi puntava e continua a puntare il dito contro il primo ministro ungherese.
Niente dichiarazioni congiunte alla stampa per i due leader, ma una nota firmata a quattro mani in cui risalta soprattutto la 'chiusa', dedicata al capitolo migranti. Tanto più che arriva nel giorno in cui Meloni incassa una doppia battuta d'arresto, con lo stop del Csm all'assegnazione alle Corti d'Appello della competenza sui procedimenti di trattenimento dei migranti richiedenti asilo e il rinvio della decisione della Cassazione sul ricorso del governo contro le prime mancate convalide del trattenimento di migranti emesse dalla sezione immigrazione del tribunale di Roma il 18 ottobre scorso, in attesa della pronuncia della Corte europea. E così i due centri di Gjader e Shengjin su cui tanto ha puntato la premier continueranno a restare vuoti, in attesa di uscire dall'impasse.
Eppure, nella nota congiunta, Orban e Meloni richiamano proprio il modello Roma-Tirana, riaffermando "l’importanza di contrastare la migrazione irregolare" anche esplorando "nuove modalità", "nel rispetto del diritto Ue e internazionale". Chiedono dunque fermezza all'Unione europea, rimarcando "l’urgenza di un quadro giuridico aggiornato per facilitare, aumentare ed accelerare i rimpatri dall’Unione europea, con particolare attenzione al consolidamento del concetto di Paesi di origine sicuri". Accelerando dunque -è il sottotesto- l'entrata in funzione del nuovo Patto sulla migrazione e l'asilo prevista per giugno 2026. Altro passaggio di rilievo, nella dichiarazione a quattro mani, è quello su Kiev, in cui viene rimarcato dai due leader il "sostegno a una pace giusta e duratura in Ucraina basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale".
Orban, che punta a incarnare il trait-d’union tra l'Europa e l'America di Donald Trump, è anche l'uomo che ha sempre sostenuto la necessità di dialogare con Mosca, mai chiuso i canali con Putin, e spinto Bruxelles a cambiare passo e strategia sull'Ucraina. Nella nota viene ribadito l'"impegno per la ricostruzione in vista della prossima Ukraine Recovery Conference che sarà ospitata dall'Italia nel luglio 2025".
Quanto agli altri argomenti di discussione, Meloni e Orban "hanno ribadito l’impegno a promuovere ulteriormente il partenariato bilaterale", esprimendo "soddisfazione per i proficui rapporti commerciali", che segnano uno scambi dal valore pari a 14 miliardi di euro nel 2023, con "la volontà di rafforzare ulteriormente gli investimenti e il commercio, soprattutto nei settori delle infrastrutture e dell’energia".Oltre a dichiararsi soddisfatti per un livello di cooperazione "eccellente" in ambito Nato "nei settori della sicurezza e della difesa, in particolare attraverso il supporto al battaglione multinazionale a guida ungherese da parte delle Forze Armate italiane (260 soldati)".
I due leader "continueranno a garantire la presenza a supporto delle iniziative della Nato e dell’Ue per la stabilizzazione dei Balcani occidentali, e hanno ribadito il loro forte sostegno al processo di allargamento dei Paesi della regione". D'accordo su vari punti, dunque, dopo un'ora e mezzo di intenso faccia a faccia. Quando Orban va via l'imponente dispiego di forze dell'ordine messo in piedi per la visita rompe pian piano le righe. A pochi passi dal portone centrale di Palazzo Chigi resta a terra un cartello del sit-in anti-Orban inscenato da +Europa: 'il modello Ungheria che la democrazia si porta via', c'è scritto.
- 19:56 - Animali: indagine, 59% italiani vuole telecamera smart per rimanere connesso con loro
Milano, 4 dic. - (Adnkronos) - Gli animali domestici non sono solo compagni di vita, ma veri e propri membri della famiglia per la maggior parte degli italiani. Secondo una nuova ricerca condotta da AstraRicerche per Ring - azienda Amazon che si occupa di sistemi di sicurezza domestica intelligente, tra cui videocitofoni, videocamere, allarmi e accessori - il 92% dei proprietari considera i propri cani e gatti come parte integrante del nucleo familiare, e ben il 70% prevede di fare loro un regalo a Natale. Tuttavia, lasciare il proprio animale solo in casa rimane una sfida emotiva: oltre il 90% dei proprietari si trova regolarmente in questa situazione e il 78% vive l’uscita con preoccupazione o senso di colpa, temendo che i propri amici a quattro zampe possano sentirsi tristi, agitarsi o addirittura "vendicarsi" al loro rientro. (VIDEO)
La ricerca evidenzia come la tecnologia stia diventando un supporto indispensabile per la cura e il monitoraggio degli animali domestici. Attualmente, il 30% delle abitazioni con pet è dotato di videocamere smart, e oltre la metà dei proprietari (59%) desidera acquistarne una. Le funzionalità più richieste? Il 43% punta a dispositivi per monitorare le attività degli animali, mentre il 34% apprezza la possibilità di comunicare con loro tramite audio bidirezionale. Questi strumenti offrono un senso di tranquillità: il 64,5% dei proprietari dichiara di sentirsi più sereno e il 40% apprezza di poter mantenere un contatto costante anche a distanza.
"In un mondo dove il legame emotivo con i nostri animali è così forte, la possibilità di restare connessi con loro anche quando siamo fuori casa diventa ancora più importante - commenta Dave Ward, Managing Director EU & International di Ring - I nostri dispositivi sono stati progettati per offrire ai clienti la massima tranquillità, garantire loro una soluzione per controllare cosa succede a casa e tenere d'occhio i propri amici pelosi ovunque si trovino”.
È bello sapere che a casa gli animali stanno bene… anche se combinano guai! Quando costretti a lasciare soli a casa i propri animali domestici per un breve periodo di tempo, i proprietari si impegnano a rendere l’ambiente il più accogliente e rassicurante possibile. Il 31% lascia accese le luci nelle loro stanze preferite, il 16% sceglie di accendere TV o radio per creare un sottofondo sonoro familiare e il 46% si dedica a preparare giochi che li tengano occupati e stimolati. Nonostante tutte queste premure, i piccoli disastri non mancano mai. Infatti, il 22% degli italiani ha ammesso di spendere fino a 240 euro per sostituire gli oggetti che i propri animali domestici hanno rotto. I gatti graffiano mobili e divani (56%), mentre i cani spesso nascondono indumenti (43%) o si appropriano di cibo lasciato incustodito (19%). Non sorprende che il 59% dei proprietari desideri una tecnologia per richiamare la loro attenzione anche a distanza, sia per sorprenderli sul fatto, sia per rassicurarli e restare in contatto anche da lontano.
Con oltre la metà degli italiani (65%) che dichiara di aver condiviso foto e video dei propri animali domestici in situazioni divertenti, Ring invita tutti i clienti a mostrare i momenti più esilaranti catturati con le loro videocamere Ring. È possibile condividere i contenuti tramite la funzionalità di condivisione dell'app Ring o inviandoli all'indirizzo itstories@ring.com.
- 19:31 - Cecchettin: Elena, 'violenza non è solo coltello, Giulia uccisa da chi giustifica uomini'
Milano, 4 dic. (Adnkronos) - "Chi sostiene che tanto la condanna sarebbe stata la stessa anche con le altre due aggravanti non ha capito nulla. Se nulla può portarci indietro Giulia quanto meno può fare la differenza per altre donne nel futuro. È facile richiudere in cella per sempre una persona lavandosene le mani poi e dicendo di aver fatto giustizia. Ma è questa la vera giustizia?". Se lo chiede Elena Cecchettin, sorella di Giulia, all'indomani della condanna all'ergastolo per l'ex fidanzato Filippo Turetta condannato per 'omicidio premeditato. La corte d'Assise di Venezia ha escluso le aggravanti della crudeltà e dello stalking.
"Se non iniziamo a prendere sul serio la questione tutto ciò che è stato detto su Giulia che doveva essere l'ultima sono solo prole al vento. Sì, fa la differenza riconoscere le aggravanti, perché vuol dire che la violenza di genere non è presente solo dove è presente il coltello o il pugno. Ma molto prima. E significa che abbiamo tempo per prevenire gli esiti peggiori. Sapete cosa ha ucciso mia sorella? Non solo una mano violenta, ma la giustificazione e menefreghismo per gli stadi di violenza che anticipano il femminicidio" aggiunge.
E la giovane non risparmia neppure la difesa dell'imputato. "Sostenere che i comportamenti dell'imputato siano 'ossessivi, quasi da spettro autistico' e giustificare con questa affermazione tutto quello che è successo è vergognoso. Stiamo parlando di comportamenti che ledono alla libertà e alla vita di una persona, e associarle con così tanta leggerenza ad una neurodivergenza oltre che a banalizzare e sminuire queste azioni va anche a peggiorare i pregiudizi che nella nostra società già ci sono per le persone neurodivergenti e sullo spettro dell'autismo" conclude Elena Cecchettin.
- 19:21 - **Dl fisco: ok fiducia Camera con 192 sì**
Roma, 4 dic. (Adnkronos) - L'aula della Camera ha votato la fiducia, posta dal governo, sul dl Fisco. I voti favorevoli sono stati 192, quelli contrari 112, tre astenuti.
- 19:05 - Torna Atreju con Milei ospite d'onore: "Invito a Trump? Parliamo dei presenti..."
Roma, 4 dic. (Adnkronos) - Dal presidente argentino Javier Milei al primo ministro del Libano Najib Mikati; dal ritorno dell'ex segretario di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti ai leader di 5 Stelle e Azione, Giuseppe Conte e Carlo Calenda. Per l'edizione 2024 della festa di Atreju, Fratelli d'Italia sceglie ancora una volta di puntare su ospiti internazionali e tanti nomi della politica, senza trascurare il mondo della cultura e dello spettacolo.
Prenderà il via domenica 8 dicembre al Circo Massimo di Roma, con l'accensione alle ore 17 dell'albero di Natale e l'animazione del presepe vivente, la nuova edizione della manifestazione, dal titolo 'La via italiana, risposte concrete al mondo che cambia'. 378 ospiti e oltre 500 interventi: sono alcuni dei numeri snocciolati dal responsabile nazionale organizzazione di Fdi Giovanni Donzelli, nel corso della conferenza stampa di presentazione della kermesse che va in scena per una settimana intera fino al 15 dicembre, quando, come da tradizione, a chiudere sarà la premier e leader di Fdi Giorgia Meloni. Il discorso della presidente del Consiglio è previsto alle ore 12.15 e sarà preceduto dagli interventi dei vicepremier Matteo Salvini (in video-collegamento perché impegnato col congresso della Lega lombarda) e Antonio Tajani e dei leader di Noi Moderati e Udc, Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa.
Ad aprire il programma dei dibattiti, domenica 8 alle ore 17.30, sarà 'Uomini mai allineati' con Fausto Bertinotti, Paolo Bonolis e Pietrangelo Buttafuoco. Il clou si concentrerà da giovedì a domenica.
Ricco il parterre di ospiti internazionali, a partire dal presidente dell'Argentina Milei, il cui intervento è previsto per sabato 14 dicembre alle ore 19. Sul palco di Atreju anche la questione Mediorientale, con la partecipazione del premier libanese Mikati, sempre sabato 14 alle 13. E un confronto sui flussi migratori fra i ministri dell'Interno di Regno Unito, Yvette Cooper, Francia, Bruno Retailleau, Malta, Byron Camilleri, e quello dell'Italia, Matteo Piantedosi. Oltre ai presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, ci sarà il neo-vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto, che salirà sul palco insieme all'ex presidente del Consiglio e segretario del Pd, Enrico Letta in un'intervista prevista per venerdì 13 alle ore 19.
Spazio al confronto anche tra punti di vista molto diversi tra loro. Fra gli ospiti il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia, che discuterà con il Ministro Carlo Nordio sulla riforma della giustizia. E poi il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale, quello della Puglia Michele Emiliano, il leader di Azione Carlo Calenda, il presidente emerito della Camera Luciano Violante e l'attivista Lgbt Anna Paola Concia, solo per citarne alcuni.
Il governo parteciperà con i ministri Lollobrigida in un dibattito sulla qualità italiana, Crosetto sulla 'via italiana' per la costruzione della pace, Urso sul rilancio dell'automotive, Schillaci sugli investimenti per la sanità, Roccella sul futuro della famiglia, Giuli sulla rinascita del cinema italiano, Musumeci sulla decarbonizzazione, Santanché sulla gestione del turismo ai tempi del Giubileo, Ciriani sui conservatori europei, Abodi sulla riforma del calcio. Presenti anche i ministri Giorgetti, Foti, Calderone, Pichetto Fratin, Valditara, Bernini, Casellati, Calderoli e Zangrillo. Tra i relatori anche un ex del governo Meloni, Gennaro Sangiuliano, che parlerà della rielezione di Donald Trump in un panel sugli Usa.
Non mancheranno protagonisti del mondo dello spettacolo, della musica e dello sport. Fra questi i registi Federico Moccia e Fausto Brizzi, le attrici Claudia Gerini, Maria Grazia Cucinotta e Rocio Munoz Morales, la cantante Nina Zilli, la campionessa olimpionica Elisa Di Francisca. Torna anche il tradizionale "premio Atreju", che sarà consegnato a Olivia Maurel, attivista nata da utero in affitto e impegnata per l'abolizione a livello internazionale di questa stessa pratica, Kimia Yousofi, atleta paralimpica afghana, Edoardo Vianello, icona del cantautorato italiano, Stefania Battistini e Simone Traini, giornalisti Rai su cui pende un mandato d'arresto in Russia. E poi il colore: dal villaggio di Natale formato famiglia ai mercatini, passando per la grande pista di pattinaggio su ghiaccio, con un'area ludica per adulti e bambini. La novità sarà "Radio In Onda", la radio di Atreju con una programmazione tutta dedicata alla kermesse.
"La nostra è una festa di parte ma non di partito, ci confronteremo con tutti, anche con chi ha idee molto diverse dalle nostre. Da sempre Atreju è il luogo del confronto", ha affermato Donzelli presentando il programma della manifestazione. E rispondendo a una domanda sui ragazzi di Gioventù nazionale coinvolti nell'inchiesta di Fanpage su razzismo e antisemitismo, il deputato ha sottolineato: "Non ci sono persone coinvolte nella vicenda Fanpage che non siano state sospese". "A sinistra non c'è bisogno di infiltrati per vedere atti violenti e antisemiti. Non servono telecamere nascoste per vedere giovani che picchiano poliziotti. Ma non vediamo la stessa indignazione a sinistra", ha proseguito Donzelli, al quale ha fatto eco Fabio Roscani, presidente di Gioventù nazionale: "C'è un collegio di garanzia che sta facendo il suo iter" per quanto riguarda le persone coinvolte nell'inchiesta, ma "i ragazzi di Gioventù nazionale saranno presenti ad Atreju. Vedrete il vero volto della destra giovanile, che è diverso da quello che è stato dipinto con l'inchiesta di Fanpage".
Sull'assenza della segretaria Pd Elly Schlein come ospite, Donzelli ha precisato che non è stato rivolto alcun invito alla leader dem dopo il caso dell'anno scorso: "C'era la consapevole e reciproca scelta né di invitarsi, né di partecipare". E con chi gli chiedeva se Fdi abbia provato a invitare anche il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, il responsabile dell'organizzazione di Via della Scrofa ha glissato: "Il programma è quello illustrato, non parliamo degli ospiti che non sono in programma. Parliamo di quelli che ci sono".