Console per videogiochi per trovare prove di crimine e indizi di attività terroristiche. L’idea arriva dalle autorità federali americane, che hanno avviato la procedura per stipulare un contratto con obiettivo lo sviluppo di “strumenti hardware e software” per estrarre dati e informazioni sul traffico di rete. Il tutto è testimoniato da un documento della Marina statunitense in cui si indicano anche i costi e l’individuazione del committente.

Secondo le forze dell’ordine statunitensi, le console di nuova generazione come Xbox, Wii e Playstation 3 vengono usate dai gruppi terroristici a scopo di addestramento. Gli strumenti integrati per le comunicazioni su Internet, in particolare la chat, sarebbero inoltre sempre più utilizzati per aggirare i sistemi di intercettazione attivi sul web. Di qui l’idea di sviluppare le tecnologie per accedere a questo tipo di dispositivi e setacciarne il contenuto per estrarre informazioni utili in chiave anti-terroristica.

L’idea in realtà non è nuova: il ricorso ai dati memorizzati nei videogiochi era infatti già stato messo in evidenza quando Anonymous ha reso pubbliche le email del Dipartimento di Giustizia della California. Il nuovo progetto, però, si differenzia dalle “normali” indagini sulle console per videogiochi. Prima di tutto perché i nuovi strumenti dovrebbero garantire l’accesso anche ai dati nascosti o protetti. In secondo luogo perché non si parla di attività di indagine legate a reati già avvenuti, ma a operazioni di intelligence “preventive”. Nel documento, infatti, si delinea viene ipotizzato che i dispositivi usati siano recuperati acquistandoli all’estero attraverso operazioni “mirate” a raccogliere informazioni sui precedenti proprietari.

La curiosa precisazione di acquisti “all’estero” è dovuta a un limite imposto dalla legislazione Usa (Privacy Act) che proibisce lo svolgimento di una simile attività nei confronti di cittadini statunitensi. Il documento individua anche la società a cui verrebbe affidato il progetto. Si tratta di Obscure Technologies (un nome che è un programma), che viene descritta come l’unica società USA in grado di offrire un servizio simile. Il costo del progetto, stimato nelle stesse pagine, è di circa 177.000 dollari.

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