Bergamo doveva essere la “piazza” della rinascita leghista. Il raduno di un partito travolto dallo scandalo della gestione dei suoi fondi e un partito che deve ritrovare la sua identità. La serata, soprattutto, della successione di Roberto Maroni a leader dopo il declino di Umberto Bossi. Ma c’è euforia e delusione tra le migliaia di militanti leghisti. “Non capiamo se Bossi abbia capito – dichiara ai microfoni de ilfattoquotidiano.it un attivista della Lega – o se sia ancora sotto l’influenza di qualcuno che lo guida e gli dice a cosa pensare”, o ancora un altro: “Questa serata, va metabolizzata. Certamente non possiamo esprimere una valutazione totalmente positiva” di Alessandro Madron (leggi l’articolo integrale)