Viaggi a carattere privato e non istituzionale, tra cui anche la trasferta da casa all’aeroporto per il proprio viaggio di nozze, per l'ex presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, che si era autosospeso dalla Lega Nord
L’ex presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Edouard Ballaman, autosospesosi dalla Lega Nord, è stato condannato dal Tribunale di Trieste per peculato d’uso a un anno di reclusione e interdizione dai pubblici uffici per l’uso improprio dell’auto blu, con la concessione delle attenuanti generiche.
Ballaman era stato accusato di aver approfittato dell’auto blu per una serie di viaggi a carattere privato e non istituzionale, tra cui anche la trasferta da casa all’aeroporto per il proprio viaggio di nozze. L’accusa ha chiesto la condanna per 38 viaggi, esclusi alcuni tra cui una trasferta a Milano per la prima del film “Barbarossa” assieme ai vertici del Carroccio. La lista dei viaggi era stata pubblicata dal quotidiano Messaggero Veneto e aveva causato le sue dimissioni e l’autosospensione dal partito. Nel luglio scorso, la Corte dei Conti lo aveva condannato a risarcire 10 mila euro.
Prima della sentenza, arrivata nel pomeriggio, l’ex presidente del Consiglio regionale aveva annunciato che non avrebbe presentato ricorso alla Corte dei Conti contro la condanna perché, come aveva detto oggi l’avvocato difensore, Luigi Fadalti “si è chiusa la partita contabile con il pagamento della somma richiesta”.
Ad aprile 2010 Ballaman aveva deciso di rinunciare all’Audi A6 full optional con autista – chiedendo comunque un rimborso spese di 3.200 euro mensili per raggiungere la sede del Consiglio regionale a Trieste dalla sua casa a Pordenone – nel frattempo però, seduto comodo sui sedili in pelle dell’Audi blu regionale, nei due anni precedenti si era girato mezzo nord-est per i fatti suoi. Dai viaggi con la fidanzata, poi moglie, Chiara Feltrin, per accompagnarla dal dentista, o durante i preparativi per il matrimonio.