Fu un'iniziativa d'avanguardia, ma lo strumento oggi è quasi obsoleto. A Bologna il Movimento transessuale si ritrova per parlare di una conquista e verificare i margini per migliorarla
“Ci abbiamo tenuto a rispettare la scadenza esatta – ha detto Porpora Marcasciano, presidente Mit – Il nostro movimento è stato il principale artefice della legge. Anzi è nato proprio intorno a quella rivendicazione. Il convegno sarà l’occasione per parlare della nostra attività, e in particolare del consultorio dedicato alle persone transessuali che gestiamo. Un caso unico nel panorama italiano e, a quanto ne sappiamo, europeo”.
Tra i protagonisti del convegno, promosso oltre che dal Mit anche da Onig e Cesd, Don Luigi Ciotti, che si è battuto ai tempi per l’approvazione della legge e da sempre amico del movimento. Annunciati anche il segretario Cgil, Susanna Camusso, e il presidente dell’associazione radicale certi diritti, Enzo Cucco.
“Siamo orgogliosi di ospitare questo appuntamento – ha detto l’assessore comunale alla sanità, Luca Rizzo Nervo – Una scelta che percepiamo come naturale per la storia del movimento in questa città”. Cathy La Torre, vice presidente del Mit e capogruppo di Sel in consiglio Comunale ha invece ricordato come la legge sia nata trent’anni fa da un parlamento a maggioranza Dc “e oggi non sappiamo se ce la faremmo. Questo per dire come i tempi sono cambiati”.