Le accuse riguarderebbero il business del fotovoltaico che gestiva quando era alla Provincia. Due mesi Rosi Mauro e Angelo Alessandri in merito all'inchiesta parlarono di "montatura dei giornali"
La vicenda gravita attorno ad autorizzazioni a realizzare impianti fotovoltaici. Al termine di indagini cominciate due anni fa, Allegri è stato sottoposto dai militari a un’ordinanza di custodia per concussioni consumate e tentate e per corruzione.
Per mezzogiorno è annunciata una conferenza stampa alla Procura della Repubblica di Piacenza, alla presenza del pm Antonio Colonna.
L’ex assessore provinciale era già stato iscritto nel registro degli indagati per concussione ed abuso in atto d’ufficio, nell’ambito della gestione delle autorizzazioni su alcuni impianti fotovoltaici. La notizia era stata resa nota dal quotidiano piacentino Libertà il primo marzo 2011 e subito dopo Allegri aveva lasciato l’incarico, che all’epoca ricopriva, di assessore comunale a Cortemaggiore.
Nei giorni precedenti un misterioso plico inviato da un ‘corvò era pervenuto alla procura della Repubblica. Conteneva, a quanto si era appreso, registrazioni telefoniche fra due esponenti leghisti con tanto di trascrizioni, fotocopie di richieste di rimborso spese e un memoriale riguardante l’installazione di impianti fotovoltaici nel Piacentino.
Allegri si era dimesso da assessore provinciale nel settembre 2010, motivando la propria decisione con “le difficoltà di conciliare gli impegni politici e quelli professionali di architetto e docente universitario”. Sulle sue dimissioni aveva apertamente polemizzato l’opposizione.
Dopo aver appreso, a marzo 2011, di essere stato indagato, Allegri aveva poi diffuso una lunga dichiarazione in cui affermava tra l’altro che gli iter autorizzativi degli impianti fotovoltaici “sono totalmente esterni ed indipendenti dalla volontà politica di chicchessia. Mentre sono del tutto dipendenti da passaggi e da valutazioni di carattere tecnico e normativo, e quindi oggettivi nel loro sviluppo”.