L'inchiesta non è più conoscitiva ma ha un'ipotesi di reato che riguarda la presunta cattiva gestione dei fondi dei rimborsi elettorali
L’inchiesta della procura di Bologna sulla Lega Nord non è più conoscitiva, ma ha un’ipotesi di reato, il falso. Il fascicolo, sulla scrivania del pubblico ministero Morena Plazzi, è però ancora contro ignoti.
Il reato si riferisce alla rendicontazione delle spese elettorali, come è stato segnalato nell’esposto dell’ex leghista Alberto Veronesi, espulso dal partito nel 2010. Intanto la procura di Bologna sta continuando a mantenere i rapporti con i colleghi di Reggio Emilia, dove ha sede la “Nazione Emilia”, per stabilire la competenza dell’inchiesta: qualora gli eventuali reati non fossero stati commessi a Bologna, infatti, la competenza sarebbe della procura reggiana, dove verrebbero trasferiti gli atti.
Il pm titolare del fascicolo ha già incaricato delle indagini la Digos di Bologna, che ha iniziato ad analizzare un fascicolo aperto nel 2010, poi archiviato, nato da un esposto di Veronesi. Un punto da cui partire per proseguire con i nuovi elementi che sono emersi negli ultimi giorni.
Nel 2010 quel fascicolo fu archiviato da un magistrato della procura di Bologna, Antonello Gustapane. Un’archiviazione che sembrerebbe ora venire messa in dubbio da un altro magistrato della procura felsinea, Morena Plazzi, che ha individuato un possibile reato, il falso.
Fu Alberto Veronesi, candidato alle elezioni amministrative regionali del 2010, il primo a far partire le denunce contro il partito, ben prima delle dichiarazioni di Carla Rusticelli, che ha detto di essere stata cacciata quando denunciò la gestione poco trasparente del partito, spiegando in un’intervista che “anche qui da noi ci furono fondi neri, ho assistito a diverse situazioni dove ho visto passare del nero, ma mi sono sempre rifiutata”.
Veronesi ha chiesto, infatti, di riaprire quell’inchiesta del 2010 sui rimborsi elettorali nata da sue dichiarazioni. L’ex militante fu espulso dal coordinatore locale Angelo Alessandri proprio in quell’anno, insieme ad Alberto Maragoli, ex revisore dei conti, a causa delle critiche sulla gestione del partito, ed ora ha chiesto di tornare a fare luce su quei fatti.
Intanto la prossima settimana verranno sentiti dai magistrati di piazza Trento Trieste alcuni ex leghisti e non solo. Verrano convocati in procura, infatti, Carla Rusticelli e altri due ex, Alberto Veronesi, e Alberto Maragoli. Non si esclude che venga sentito anche l’ex candidato sindaco a Bologna, eletto in Comune e Regione, Manes Bernardini. Non si escludono, inoltre, possibili iscrizioni sul registro degli indagati.
Mentre a Reggio Emilia ci sono già degli indagati. Tra questi l’onorevole Angelo Alessandri, che secondo fonti interne agli inquirenti e come riportato dalla Gazzetta di Reggio, risulta indagato dalla Procura di Reggio Emilia per finanziamento illecito ai partiti insieme a Nadia Dagrada segretaria amministrativa della Lega nord, Giacomo Giovannini, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Reggio, Francesca Carlotti, consigliere leghista in Provincia e candidato sindaco a Castellarano nel 2009 e Gianfranco Barigazzi, responsabile amministrativo della Lega Emilia. Quest’ultimo è l’uomo sul quale gli ex leghisti (e alcuni degli attuali) puntano il dito.