All'”Uomo da marciapiede“, in maggioranza gli intervistati hanno dichiarato di essere per l’abolizione dei rimborsi elettorali ai partiti, considerati uno spreco di risorse a vantaggio di gruppi dirigenti corrotti. Chi vuol fare politica – dicono in tanti – deve contare solo sull’auto-finanziamento. Molti altri obiettano che, senza finanziamento pubblico, la politica si ridurrebbe a privilegio per ricchi. C’è poi chi pensa che sia necessaria una riforma, all’insegna di maggiori controlli e trasparenza, ma prima di tutto della riduzione dei fondi statali a rimborsi delle spese realmente effettuate. I più indignati non credono alle riforme: per loro la priorità è cambiare classe politica. Significativa anche la presenza di quanti, dopo gli ultimi scandali, hanno perso ogni fiducia e deciso di non votare di Piero Ricca e Franz Baraggino
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