La ricerca lascia a bocca aperta. Perché riguarda proprio noi: l’Italia e gli italiani. Ci riguarda nel profondo.
L’ho letto sulla brochure di alcune – belle – iniziative di un locale/centrosociale romano, l’Angelo Mai. La rassegna si chiama “L’indispensabile #2 B-FREE”. Spiegano nella brochure che, cercando su Google “E’ indispensabile…” il primo suggerimento che fornisce il motore di ricerca è il seguente: “E’ indispensabile essere ricchi per essere felici” (è proprio così, potete provare voi stessi).
La funzione di suggerimento che gira su Google, si basa sulla frequenza delle ricerche: il primo suggerimento indica la frase o la parola più cercata.
Quell’“è indispensabile essere ricchi per essere felici”, perciò, non solo è la frase più cercata con Google riguardo il concetto di “indispensabile”. È anche e solo tutta nostra perché riguarda le ricerche in Italia. Non gli svizzeri pasciuti tra le loro cliniche e le loro banche, non è l’America patria del capitalismo, del “self made man”, terra di opportunità e di “animal spirit”.
Questo google-suggerimento, ve lo confesso, mi atterrisce. Non voglio trarre morali, condanne etiche, analisi sociologiche. Ritorno piuttosto al testo pubblicato sulla brochure dell’Angelo Mai: “Nel nostro motore di ricerca, invece – scrivono i ragazzi – la prima frase che si completa da sola è ‘E’ indispensabile essere liberi‘ insieme a ‘E’ indispensabile essere felici‘, scegliete voi quale mettere per prima”.
Ecco, concordo. liberi e felici. Questo è indispensabile. Checché ne dica Google.