Il capo dello Stato agli stati generali del volontariato indica un paese diviso in due "fra chi si impegna per il bene comune e chi invece si approfitta dello stato". "L'Italia della solidarietà è davvero l'Italia migliore - ha detto il presidente della Repubblica - A questa si oppongono logiche particolaristiche, asociali e di aperto disprezzo del bene comune"
“Il nostro Paese – ha proseguito il Capo dello Stato – presenta di sè diverse immagini ed esprime diverse logiche di comportamento. In un intreccio complesso di positivo e negativo” si legano “logiche particolaristiche asociali se non di aperto dispregio dell’interesse generale del Paese e del bene comune, di speculazione e cieco calcolo individuale che calpestano il nostro territorio e il patrimonio culturale”.
Il presidente ha citato esplicitamente chi compie abusi edilizi che “mettono a repentaglio l’ambiente ed il sistema idrogeologico nazionale”, ma soprattutto il problema dell’Italia ribadisce il presidente è rappresentato dalle “logiche irresponsabili del rifiuto del dovere fiscale”.
Durante gli stati generali il presidente del Consiglio Mario Monti si è definito un“volontario” della politica (“C’è una consonanza tra la vostra attività e la mia funzione di volontario per la messa in sicurezza, assieme a tutto il sistema politico-parlamentare, del Paese”) e ha ricevuto così la risposta del capo dello Stato che ha detto a quel punto di sentirsi un “riservista”. “Essendo lei un volontario, io sono richiamato qui come riserva”.